23 milioni da spendere per dotare la città di parcheggi moderni e funzionali. Sebbene si tratti, a dire il vero, di progetti vecchi anche più di un decennio, eppure ancora attuali in una Catania stritolata sempre e comunque dal traffico. È così che il governo regionale ha voluto dire la sua circa un argomento che, in città, evoca le ombre di inchieste poi evaporate mentre, dal punto di vista infrastrutturale, sulla cosiddetta emergenza traffico poco si è realizzato. L’opportunità è adesso ghiotta, se non altro perché è la Regione che spinge per far partire i cantieri il più presto possibile. Il presidente Nello Musumeci e l’assessore delle Infrastrutture Marco Falcone, così, hanno passato, qualche giorno fa presentando il Piano parcheggi, la palla alla giunta del sindaco Salvo Pogliese. Che le priorità pare averle già fissate: sul tavolo sono sei i parcheggi da riqualificare, ma il punto è come usare le somme, provenienti da due linee di intervento già pubblicate in Gazzetta ufficiale che nel complesso assegnato a Palermo, Catania e Messina oltre 90 milioni di euro. Per averle, ha stabilito il governo, entro il 28 dicembre servono i progetti, dunque la decisione dovrà arrivare presto.
La certezza è che qualcosa, per il parcheggio Sanzio, comunque sarà fatta. Il piano Lodetti Alliata sarebbe definitivamente tramontato, spiegano dal Comune, dunque si punta sul recupero di un progetto comunale già eisstente, oppure su qualcosa di nuovo. «Abbiamo due possibilità – chiarisce a MeridioNews – l’assessore a Infrastrutture e Mobilità Pippo Arcidiacono – cioè puntare sulla vecchia idea di un parcheggio a raso da 300 posti oppure scegliere di fare un parcheggio interrato, ma senza aree commerciali perché secondo noi non è più un’idea valida». Si dovesse andare su questa soluzione, il numero di altri eventuali interventi si ridurrebbe: «La cifra necessaria impegnerebbe la gran parte dei 23 milioni». Ecco perché l’amministrazione si stra prendendo qualche giorno per riflettere. «Piazzale Sanzio si trova in una zona strategica, ma ci sono anche altre parti della città dove realizzare dei parcheggi ridurrebbe molto il traffico», ricorda Arcidiacono. Ci si sposta più a ovest, dove la linea metropolitana, fra le fermate Milo e San Nullo, è già atterrata cambiando le abitudini di buona parte dei residenti di quei quartieri. Mentre, invece, i due grandi parcheggi scambiatori previsti accanto le stazioni sono rimasti lettera morta. Almeno tre milioni servono per l’intervento elaborato a partire dal 2002 per il San Nullo: uno spazio da oltre 700 posti auto distribuiti a raso su più livelli, attrezzati anche per fungere da area di Protezione civile. Qualcosa di simile per il parcheggio Fleming, vicino via Bronte e la fermata Milo. Dopo Sanzio, sarebbero questi due i progetti su cui l’amministrazione Pogliese starebbe valutando di dirottare i fondi.
Muovendosi di nuovo verso sud e verso est, il libro dei sogni dei parcheggi catanesi ha ancora pagine da sfogliare. L’assessore Arcidiacono qualche soldo vorrebbe impiegarlo sul piccolo parcheggio
Aci Castello, da ricavare dalle aree vicino un grande ipermercato che si affaccia sulla strada per la Scogliera. Non molto grande, ma funzionale ed economico. Più complesso, se non altro perché 23 milioni non sono pochi ma neppure tantissimi, intervenire anche in piazza Lupo e sul parcheggio Narciso. Nel primo caso, per fare largo al parcheggio scambiatore sognato da Umberto Scapagnini e dall’ex capo dellufficio speciale per lemergenza traffico Tuccio DUrso, ci sarebbe da demolire la vecchia ex palestra, da qualche anno trasformata in centro sociale dopo un’occupazione. Per il parcheggio Narciso, vicino piazza Lincoln, la cifra necessaria non dovrebbe essere elevata, ma non è detto che possa essere ritagliata dal piano parcheggi di Musumeci e Falcone.
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