OLTRE AL RICORSO, CHE PARTIRÀ A SETTEMBRE, IL MOVIMENTO 5 STELLE VALUTA PURE LA POSSIBILITÀ DELLA SEGNALAZIONE ALLA PROCURA: TANTISSIMI GIOVANI HANNO EVIDENZIATO SITUAZIONI POCO CHIARE
Il Governo regionale del presidente Rosario Crocetta non finisce di stupire. A tenere banco sempre la gestione della Formazione professionale, comparto che si sta rivelando sempre più autoreferenziale. Altro che rivoluzione, riforma, pulizia, sburocratizzazione e trasparenza del nuovo modello di Formazione professionale pensato dal governatore della Sicilia.
Di fatto, il Piano Giovani rimodulato dallassessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra (ma ce nera proprio bisogno?) ha rallentato lavvio delle misure previste. Il tirocinio, strumento di agevolazione dei giovani al lavoro, è stato pompato come momento di successo del Governo regionale con un martellamento mediatico che ha attratto la curiosità e lattenzione di tanti curiosi e giovani interessati.
Davanti alla seconda scadenza si afferma sempre più il convincimento generalizzato che i siciliani siano di fronte allennesima bocciatura del Governo Crocetta, dellassessore Scilabra e della dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale del dipartimento della Formazione professionale.
A tornare sullargomento tirocini sono i parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars, che in un comunicato confermano il ricorso collettivo (Class Action) contro loperato dellesecutivo regionale ed annunciano la possibilità di un esposto alla magistratura per fare chiarezza sul sistema adottato e sulle procedure messe in piedi.
Piano giovani, altro giro altro flop – dichiarano i parlamentari grillini al Parlamento siciliano – con la seconda chiamata al popolo dei disoccupati la Regione aveva loccasione per mettere qualche toppa al ridicolo sistema che ha approntato e invece questo ha addirittura funzionato peggio che allesordio”.
“Le anomalie sono davvero tante – aggiungono – stiamo valutando anche lipotesi di un esposto alla magistratura.
Sono troppe le cose poco chiare in questa vicenda – dicono i deputati del gruppo parlamentare dei grillini allArs -. Non prendiamo per buone tutte le segnalazioni che ci arrivano, ma il denominatore comune è la scarsissima trasparenza della procedura. Chi, pertanto, meglio della magistratura per fare chiarezza?.
Al Governo i deputati Pentastellati avevano chiesto di azzerare tutto e ricominciare daccapo, concordando velocemente in Parlamento con lassessore le modalità di accesso che garantissero la trasparenza e creassero i presupposti per la creazione di posti stabili di lavoro: ipotesi che, al momento, per la verità, sembra un miraggio.
E invece – dicono i deputati grillini – si è preferito tirare dritto per una strada che si sta confermando più che sbagliata. Non solo il sistema non funziona, ma dai tirocini verranno esclusi i più meritevoli. Non vediamo pertanto perché le aziende, alla fine, debbano essere motivate ad assumere in pianta stabile”.
“Sarebbe stato più giusto, ad esempio – concludono i parlamentari – separare il momento delliscrizione da quello del contatto con lazienda, permettendo la più ampia partecipazione possibile e, quindi, anche maggiore scelta per le aziende.
Sui metodi di selezione, i deputati Cinquestelle di Palazzo Reale hanno presentato pure uninterrogazione indirizzata al presidente Crocetta e allassessore Scilabra.
Nota a margine
Solo una domanda: che sarebbe successo se una cosa del genere così poco ‘trasparente’ fosse stata fatta dal Governo di Totò Cuffaro?
Foto di prima pagina tratta da giovanisi.it
Il Movimento 5 stelle conferma il ricorso collettivo al Tar che partirà nella seconda metà di settembre.
Intanto, sono circa un centinaio le mail arrivate allindirizzo di posta elettronica ricorsopianogiovani@sicilia5stelle.it, creato dal Movimento per consentire ai giovani che si sentissero danneggiati dal sistema di fare ricorso gratuitamente. Le spese, infatti, saranno a carico del Movimento.
Le adesioni, fanno sapere i grillini, attraverso il citato comunicato, devono arrivare entro i primi giorni del mese di settembre.
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