SE NON E’ UNA SMENTITA, POCO CI MANCA. DALL’ASSESSORATO ALLA FORMAZIONE FANNO SAPERE CHE ANCORA NULLA E’ DECISO
“I tempi veloci della comunicazione non sempre coincidono con quelli necessari agli approfondimenti”. Se non è una smentita, poco ci manca. Dall’assessorato regionale alla Formazione professionale non confermano la notizia secondo cui l’Avvocatura dello Stato avrebbe definito ‘valide’ le selezioni dei tirocini formativi fatte con i controversi click day di Luglio e Agosto (l’ultimo dei quali, il 5 Agosto, è degenerato in un flop day).
O meglio, pure se così fosse, ed è tutto da provare, l’Avvocatura dello Stato non detta l’agenda al Governo. E, in effetti, che questa notizia, forse, circolata troppo in fretta, fosse un po’ strana, ve lo abbiamo detto subito.
Anche perché, nessuno, al di fuori dell’assessorato, ha visto questo parere.
“L’Avvocatura dello Stato esprime un parere riguardo ad una domanda precisa.- spiegano a LinkSicilia dal Dipertimento Formazione- Poi spetta all’amministrazione regionale interpretarlo e decidere cosa fare”.
Insomma, ancora nulla è stabilito. E si procede con prudenza. Una prudenza probabilmente dettata da due inchieste, una della magistratura ordinaria, e una della Corte dei Conti, che stanno indagando proprio sul camoroso flop di Agosto, quando migliaia di giovani siciliani non sono neanche riusciti ad accedere al sistema per candidarsi, perché è andato in tilt.
L’assessorato- ci dicono sempre dagli uffici del Dipartimento Formazione- ha chiesto un parere giuridico sulla ipotesi di considerare valide le selezioni nonostante le criticità informatiche”.
E cosa ha risposto l’Avvocatura?
“Appunto, lo stiamo ancora interpretando nell’ambito di un ragionamento giuridico. E poi decideremo il da farsi”.
Ma si può vedere questo parere?
A quanto pare no. Al momento, dall’assessorato regionale alla Formazione, abbiamo ricevuto un determinato ‘niet’: “Lo stiamo ancora leggendo noi, è l’amministrazione che devo leggerlo e interpretarlo, non la stampa”.
Risposta un po’ strana: non si potrebbe leggerlo in contemporanea? Qualche legge lo vieta?
C’è da dire che, certamente, la Procura della Repubblica di Palermo e la Procura Generale della Corte dei Conti, che stanno indagando sul flop del click day, saranno molto più curiosi di noi nel volere conoscere i dettagli del parere e, soprattutto, la domanda precisa rivolta dall’assessorato all’Avvocatura.
Le soprese, c’è da scommetterci, non finiscono qui.
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