IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SPERAVA IN UNA TELEFONATA DEL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PD
Prima delusione romana per il Presidente della Regione Rosario Crocetta che oggi è volato nella Capitale per incontrare, ufficialmente, il Presidente del Senato, Piero Grasso. Sperava, infatti, di incontrare il segretario nazionale del Pd, Guglielmo Epifani. Invece finora, niente: “Mi sarei aspettato che Epifani mi chiamasse – ha detto Crocetta ai giornalisti – non lo so, mi dicono non sia a Roma forse. Almeno una telefonata me la aspetto”.
E dove sarà mai Epifani? In un luogo tanto lontano dove i telefoni non funzionano? O forse già questo silenzio è una risposta?
Per il resto Crocetta, intervistato dai media nazionali, spesso poco informati sulla realtà politica siciliana, declama senza repliche, le solite litanie: “Mollero’ la Sicilia solo quando saro’ riuscito a dire no alle cricche, agli interessi occulti alle mafie. Altrimenti non se ne parla” ha dichiarato in una intervista di SkyTg24.
Poi accusa il Pd siciliano di ‘manovre precongressuali” e tanto per distinguersi si gioca la carta Renzi: “Usa la parola rottamazione, io la parola rivoluzione. In fondo, come ho anche letto in un editoriale, io e Renzi abbiamo la stessa visione. Solo che questa rivoluzione il Pd non me la vuole far fare, anzi in Sicilia mi vogliono buttare fuori”.
Intanto, dopo il leader dell’opposizione di centrodestra, Nello Musumeci, anche dalla Presidenza dell’Ars arriva un invito a Crocetta a rendere conto all’Aula della situazione:
“E’ in atto situazione politica in fermento, ma e’ chiaro che il Parlamento deve essere informato di ciò che succede indipendentemente dalle interlocuzioni in atto” afferma il presidente del Parlamento siciliano, Giovanni Ardizzone. Che aggiunge: “Chiedero’ al presidente della Regione che il Parlamento venga messo a conoscenza di quanto accade. Sara’ mia cura convocare una conferenza dei capigruppo e stabilire una data per lo svolgimento in Aula del dibattito in ordine alle ultime vicende politiche”.
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