Nel fine settimana appena trascorso, i carabinieri della stazione di Petrosino, diretti dal Luogotenente Andrea D’Incerto, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di Antonino Stassi, marsalese classe ‘97, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, una pattuglia dell’Arma, nel transitare nei pressi di un’abitazione di contrada Strasatti, notava uno strano movimento di macchine e persone. Pertanto, avendo il forte sospetto che in quell’appartamento vi fosse attività illecita di spaccio di stupefacenti, i militari decidevano di approfondire il controllo. Ad aprire la porta di ingresso è stato proprio lo Stassi il quale, alla vista dei Carabinieri, si mostrava molto nervoso e impacciato, facendo trapelare una forte preoccupazione.
All’esito della perquisizione domiciliare, occultati in diversi punti dell’abitazione, venivano rinvenuti complessivamente 1 chilo di marijuana e 13 grammi di cocaina, quest’ultima suddivisa in 40 dosi. Inoltre, i militari dell’Arma sottoponevano a sequestro 2 bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi ed un block notes con appuntati nomi e cifre, verosimilmente utilizzato dal giovane per annotare i ricavi della cessione dello stupefacente. Il quantitativo di droga rinvenuto e le modalità di conservazione, lasciava escludere l’utilizzo personale e permetteva agli investigatori di ipotizzare che tale sostanza fosse destinata alla vendita al dettaglio ad altri acquirenti, perfezionando così l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Stassi, dunque, condotto presso la stazione dei carabinieri di Petrosino, al termine delle formalità di rito, veniva dichiarato in stato di arresto. Il giudice, condividendo pienamente l’operato dei militari dell’Arma, convalidava l’arresto, stabilendo per il giovane marsalese la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria. La droga, che se immessa sul mercato illecito dello stupefacente avrebbe fruttato circa settemila euro, veniva posta sotto sequestro in attesa della distruzione.
(Fonte: Comando provinciale dei carabinieri di Trapani)
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