Pesca nel Mediterraneo, Gheddafi non c’è più, i libici ci sono ancora, eccome se ci sono…

Gheddafi non c’è più, ma i libici ci sono ancora. Sempre pronti a rendere la vita difficile ai pescatori siciliani. E mentre il Governo regione ha appena finito di spendere 330 mila euro per tre giorni di chiacchiere sulla pesca in quel di Mazara del Vallo (270 mila euro di fondi regionali, il resto non abbiamo capito da dove li hanno prelevati), i libici post-Gheddafi hanno invece ‘prelevato’ tre pescherecci siciliani, equipaggi compresi, perché pescavano nelle loro acque: o meglio, nelle acque che i libici considerano loro, in barba al diritto internazionale.

Sulla vicenda interviene il presidente dell’Intergruppo Parlamentare per i rapporti Sicilia-Libia, Vincenzo Vinciullo.

Trattati bilaterali, programmi di cooperazione, accordi tra Marinerie non riescono a fermare le scorribande della Marina Militare Libica. Esprimo fiducia nell’azione intrapresa dal nostro Ministero degli Esteri che ha, come obiettivo, quello di riportare a casa i 3 pescherecci e insieme agli equipaggi, ma occorre una soluzione definitiva perché i nostri pescatori devono lavorare tranquillamente senza l’assillo dei rischi che derivano dalla presenza della Marina Militare Libica”.

Ribadisco – conclude Vinciullo – la necessità, una volta per tutte, di risolvere le problematiche legate alle pretese del Governo Libico di estendere il limite delle proprie acque territoriali a 47 miglia dalle coste e non, come in tutti gli altri Paesi rivieraschi, di 12″.

Sulla vicenda intervengono anche gli esponenti del Fronte nazionale siciliano.

“Il diritto di pesca dei siciliani, oggi – si legge in un comunicato del Fronte nazionale siciliano – è fortemente compromesso, come peraltro dimostra  il sequestro di tre pescherecci di Mazara del Vallo da parte della Marina Militare Libica”.

Giuseppe Scianò e Giovanni Basile, esponenti di spicco del movimento, non risparmiano critiche ai Governi italiani che, dicono, “negli ultimi cinquanta anni sono stati poco attenti alla difesa degli ultra-millenari diritti della Sicilia nel Mediterraneo. Il Fronte nazionale siciliano, nel protestare per questo stato di cose, ribadisce il proprio convincimento che né i diritti specifici delle Marinerie siciliane, né – in generale, il diritto internazionale di navigazione, laddove si parla di acque territoriali, possano essere violati. O, peggio, svenduti da chicchessia (Governi compresi)”.

Foto di una nave della Marina Militare Libica tratta datmnews.it

Sopra, a sinistra, foto di Vincenzo Vinciullo tratta da siracusanews.it

 

 

Redazione

Recent Posts

Siracusa, sequestrano un 19enne di una banda rivale. Nove arresti da parte dei carabinieri

I fatti scatenanti risalgono allo scorso 20 giugno, quando nel quartiere Jungi di Scicli si…

1 minuto ago

«Sono dipendente dal crack e ho rubato un’auto a Librino». Si autodenuncia 21enne di Catania

Un'autodenuncia che sembrerebbe anche una richiesta d'aiuto. A Catania un 21enne è andato nel commissariato…

43 minuti ago

Il punto sulle piste ciclabili a Catania: tra percorsi non lineari e segnaletica distrutta, c’è chi le usa come parcheggio

Migliorare la mobilità sostenibile, in una città in cui la strada da molti è ancora…

7 ore ago

Acireale, incendio all’interno dell’ex hotel Excelsior

Un incendio è divampato nella serata di oggi all'interno della struttura in disuso dell'ex hotel…

15 ore ago

Scivola per venti metri in un dirupo sulle Madonie: morto un escursionista

Un escursionista è morto dopo essere precipitato per una ventina di metri sulle Madonie. L'uomo,…

17 ore ago

Palermo, provano a rapinare un bar ma scappano quando si scopre che la loro pistola è giocattolo

Due giovani armati di pistola hanno tentato di compiere una rapina in un bar in…

18 ore ago