Chiesto il rilascio del motopesca “Daniela L”, iscritta al Compartimento marittimo di Mazara del Vallo e fermo dentro il porto di Bengasi da dieci mesi. Sulla vicenda del sequestro in acque internazionali del peschereccio italiano ad opera di militari libici, avvenuto lo scorso 7 ottobre, ha preso posizione ufficiale il presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta.
Il primo ministro italiano, Letta, insieme al ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, in occasione del recente vertice italo-libico, hanno esortato il primo ministro libico Ali Zidan a mettere in atto tutti gli strumenti possibili e necessari per sbloccare quella che agli occhi di tutti appare come una seria criticità nelle eccellenti relazioni fra i due Paesi.
A riferire dell’intervento diplomatico del presidente Letta e del ministro degli Affari Esteri, Bonino, il Distretto produttivo della Pesca di Mazara del Vallo.
In un comunicato stampa, diramato stamane, viene riferito che, dopo le rassicurazioni, fatte pervenire dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Distretto della Pesca in merito all’interessamento da parte delle Autorità italiane e libiche sulla individuazione di una soluzione alla complicata vicenda del mp “Daniela L.”, sequestrato in acque internazionali e fermo nel porto di Bengasi dallo scorso 7 ottobre, ha fatto seguito il diretto interessamento del Capo del Governo, Letta. A confermare i contatti tra i due governi e’ proprio il presidente del Distretto produttivo della pesca, Giovanni Tumbiolo (nella foto a sinistra).
“Questo è quanto ci e’ stato riferito dal Consigliere Diplomatico della Presidenza del Consiglio e dalla Farnesina – ha dichiarato Tumbiolo – un rinnovato atteggiamento del nostro governo che fa ben sperare per la liberazione del peschereccio mazarese in un clima di grande cordialita’ tra i due Stati”.
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