Perizia psichiatrica per Laura Di Dio. La 32enne che il 4 febbraio ha ucciso a Pietraperzia (in provincia di Enna) con un coltello e una forbice, la suocera 62enne Margherita Margani. L’ha chiesta il difensore dell’indagata Salvatore Timpanaro al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Noto, richiedendo l’incidente probatorio. La perizia dovrà accertare non solo la capacità di intendere e di volere al momento del fatto, ma anche la capacità dell’imputata di partecipare coscientemente al giudizio. Secondo la difesa, che ha nominato un perito di parte – lo psichiatra Rino Bruno – ci sarebbe documentazione clinica che dimostrerebbe che la donna sarebbe affetta da una patologia psichiatrica. Per questo, secondo il difensore, Di Dio non sarebbe imputabile per «vizio totale di mente». Timpanaro ha fatto ricorso al tribunale del Riesame di Caltanissetta che dovrà decidere se la 32enne dovrà rimanere in carcere o essere ricoverata in una struttura idonea alla patologia di cui soffre. Il legale ha avviato le investigazioni difensive con gli interrogatori di più persone, compreso il medico curante dell’indagata, per acquisire elementi sul suo stato di salute mentale.
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