Perché quando parlo della munnizza di Agrigento mi guardano tutti come se fossi Bocca di Rosa?

SAPETE QUAL E’ LA VERITA’? CHE CHI, OGGI, IN SICILIA, TOCCA UNA CERTA ‘ANTIMAFIA’ VIENE STRITOLATO COME E’ SUCCESSO A ME…

da Salvatore Petrotto
ex Sindaco di Racalmuto
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Il mio illustre concittadino, Leonardo Sciascia, fece il suo esordio letterario pubblicando delle fiabe, alle quali diede un titolo assai assai calzante di questi tempi, le chiamò “Favole della dittatura”.

Fedro, Esopo e forse anche Omero, non so se potranno venirmi in soccorso, per dire e non dire, per alludere a qualcuno od a qualcosa, senza essere ufficialmente scoperto.

Quando parlo di munnizza od acqua, in provincia di Agrigento mi assicutano tutti. Dal brigadiere al sagrestano, con gli occhi rossi ed il cappello in mano, come se fossi una sorta di Bocca di Rosa.

In verità, in verità vi dico che io sto solo tentando di portare a spasso per il nostro Bel Paese, l’Italia, semplicemente l’amor sacro e l’amor profano, forse per la verità e, udite, udite, anche l’amore per la Giustizia, quella vera!

Pensate un po’! Ah come ci vorrebbe, oltre a Sciascia, un De André oggi, se non altro per esorcizzare degli indemoniati che credono di battersi contro la mafia, ma che in realtà la stanno favorendo alla grande!

Un procuratore della Repubblica una volta ebbe a dirmi, quando sfiorai, con le mie invettive, una ben individuata imprenditoria agrigentina, che in certe vicende chi tocca i fili muore.

Oggi ho capito il senso di quel consiglio…

C’era una volta la legge, che qualcuno voleva fare rispettare anche in Sicilia, ma qualcun altro pensò bene di farlo saltare in aria.

Non uno, due, tre, quattro, cinque, ma furono in tanti a crederci ed in tanti a morire.

Morire per la libertà e la giustizia, pensate un po’ che razza di pazzi !

Su facebook Franco Cosanepenso Canavera nel commentare l’ennesimo, lungo post sulle scandalose vicende riguardanti la gestione di acque e rifiuti in Sicilia mi ha scritto: “Questi sono i Siciliani che l‘Italia auspica e di cui la Sicilia ha bisogno. Grande coraggio e denunce circostanziate. Forza Salvatore Petrotto non mollate questa crisi ha tanti risvolti negativi ma potrebbe essere proprio l ‘occasione giusta per aiutarvi a cambiare. Grazie per il tuo coraggio quelli come te rendono onore a chi ha sacrificato la propria vita prima nelle trincee delle guerre e poi in quelle della lotta alla Mafia”.

Troppo buono, Ti ringrazio, caro Franco Cosanepenso Canavera, non merito assolutamente questi complimenti ed incoraggiamenti, visto che agli atti, io risulto un pessimo soggetto, da bandire, evitare, emarginare.

La giustizia degli uomini, in taluni posti, segue le mode ed i tempi che stiamo vivendo. Se un’intera maggioranza parlamentare, per salvare il suo capo, ha dimostrato, sostenuto e votato che Ruby è la nipote di Mubarak e che le puttanate di Berlusconi ed il suo connubio con Renzi salverà l’Italia, ce ne vuole prima che ce ne usciamo da queste nostre favole della dittatura mediatico-culturale ed economica!

Dove sei Antonello, quando cantavi, ai tempi degli spari in piazza e bomba e non bomba, arriveremo a Roma, malgrado voi.

Altri tempi, quando Venditti si lasciava andare : compagno di scuola, compagno di niente, ti sei salvato dal fumo delle barricate… o sei entrato in banca pure tu!

E sì, oggi, forse, sono entrati tutti quanti in banca per dimostrarci che lo spread, il debito pubblico, la libera concorrenza, privato è bello, privato è meglio, che tagli alla spesa, sacrifici e tanta macelleria sociale, ce lo chiede l’Europa, sono adesso, dopo la bufera ed altro di Monti e Letta, il vangelo secondo Matteo (Renzi).

E pensare che volevo parlarvi ancora una volta, di acqua e rifiuti, di Ulisse e Diomede, Confindustria Sicilia ed il suo vice, Giuseppe Catanzaro, Girgenti Acque ed il suo azionista di maggioranza, Marco Campione.

Ma a che serve, quando chi come me, tocca i fili e rischia sempre di morire?

Ma mi sono chiesto, recentemente, quante volte devo morire ancora io, per continuare a favorire gli appalti illegali in Sicilia, affidati senza gara da parecchi anni a questa parte?

Non è bastato il fango che mi hanno buttato addosso? Non sono state sufficienti le diffamazioni e le calunnie, ahimè, che hanno vomitato su di me molti pennivendoli assoldati dal regime di la munnizza?

Mi sto accorgendo, ancora una volta di rischiare di diventare, serioso, riparlando delle mie denunce nelle Procure ed alle varie Autority, su acqua e rifiuti, e non è proprio il caso, in questo ultimo scampolo di clima agostano e vacanziero.

E se la rivoluzione pacifica partisse, anche da noi, dai social network?

Ai post (eri), quelli su facebook, l’ardua sentenza!

Foto tratta dalla pagina di Andrea Riscassi

 

Giulio Ambrosetti

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