Perché i senza tetto non vogliono andare al dormitorio E con il Piano Povertà un milione di euro dalla Regione

Che fare quando chi vuoi aiutare rifiuta il tuo supporto? È una delle domande più ricorrenti che si pone chi a Palermo si occupa di offrire assistenza ai senza tetto. E, ricorrente come il freddo invernale e l’abusata parola emergenza per quello che invece è il normale alternarsi delle stagioni, una domanda più di tutte viene rivolta ai volontari e alle volontarie (nonché al Comune e alle associazioni): perché i senza dimora spesso rifiutano i dormitori della città? 

Neanche un mese fa in città sono stati inaugurati tre nuovi poli diurni e notturni. Le strutture sono piene, eppure sono tante le persone che vivono per strada e continuano a fare ostracismo quando gli si propone il dormitorio: ciò avviene anche nelle notti più gelide. Il primo motivo di rifiuto è quello dettato dal divieto di poter portare con sè gli animali, che diventano insostituibili compagni di viaggio. Ma non c’è solo questo. 

«Molti di loro non vogliono andare perché il dormitorio non è una soluzione – Lina Trimarchi, volontaria di Angeli della Notte– I senza dimora vogliono restituita la dignità attraverso il lavoro. E molti di loro hanno questa sorta di ribellione, rifiutando l’aiuto. Anche perché, vivendo per strada, non è facile poi convivere con altre persone in ambienti comuni. Vogliono la loro famiglia, rivorrebbero la propria vita. Non conoscono più le regole della convivenza: c’è chi non vuole lavarsi, chi non rinuncia a fumare in camera, chi non sa più autogestirsi o lo fa fin troppo».

A detta di tutti gli operatori, in ogni caso, il mantra resta quello del fare rete. Va in questa direzione anche il recente Piano regionale per la lotta alla povertà, approvato lo scorso 29 gennaio dalla giunta Musumeci e predisposto dall’assessorato alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro. «Il Piano è uno strumento di programmazione dei servizi necessari per l’attuazione del reddito di inclusione (Rei) come livello essenziale delle prestazioni – ha commentato l’assessora Ippolito – e mira a supportare i Comuni e i distretti per la costruzione di un sistema locale di contrasto alle varie forme di povertà e di esclusione sociale, basato sull’attivazione delle risorse esistenti sul territorio. Prevista anche l’adozione di un sistema informativo e l’armonizzazione tra le misure del comparto sociale con quelle a carattere sanitario e le politiche del lavoro».

All’interno dei 42 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Siciliana, «un’ulteriore somma di 1.029.600 euro è assegnata a Palermo – si apprenda dalla misura – in qualità di Comune capoluogo di città metropolitana con più di mille senza fissa dimora». Sarà poi lo stesso Comune a scegliere poi come programmare tali risorse.

Andrea Turco

Recent Posts

Osservatorio su monte Mufara, Urso: «Prevenirà minacce sulla Terra»

«Anche la Sicilia avrà il suo avamposto spaziale. L'Osservatorio astronomico dell'Esa consentirà di perlustrare gli spazi più…

3 ore ago

Palermo, portava hashish in carcere per un detenuto: arrestata una donna

Una donna che cercava di portare 30 grammi di hashish nel carcere Lorusso di Pagliarelli…

3 ore ago

Caltagirone, chiuso lounge bar per sospetta vendita di stupefacenti al suo interno

La polizia di Stato ha eseguito il provvedimento con il quale il questore di Catania ha decretato…

4 ore ago

Palermo, il titolare de La Braciera dopo il fulmine: «I feriti stanno tutti bene. Abbiamo avuto paura»

«Abbiamo vissuto una serata di grande paura ma adesso fortunatamente possiamo tirare un sospiro di…

4 ore ago

Reati contro la pubblica amministrazione, sospesi la presidente del consiglio di Trapani e un consigliere di Mazara

Con separati provvedimenti è stata dichiarata dal Prefetto di Trapani la sospensione ope legis della presidente del…

4 ore ago

CoEHAR in Caritas, il progetto per aiutare le persone indigenti a smettere di fumare

«Aiutare chi è in difficoltà e fuma, a smettere di fumare». Può essere sintetizzato così…

6 ore ago