Perché Beppe Grillo terrorizza la politica tradizionale siciliana

Tra i ‘capi’ dei partiti politici tradizionali, in queste ore, la domanda che si pongono è la seguente: “Quanti voti ci leverà, questa volta, Beppe Grillo?”. C’è grande preoccupazione tra i dirigenti delle forze politiche tradizionali della Sicilia Perché il ritorno del leader del Movimento 5 Stelle coincide con una situazione politica siciliana molto delicata. E già lo abbiamo visto, oggi. a Messina e Ragusa, solite piazze pienissme (sarà a Palermo dopo domani, qui le tappe dello Tsunami tour di Grillo).

Già alla regionali, partendo alla fine da uno scenario politico e sociale tutto sommato tranquillo, Grillo, in 15 giorni, è riuscito a far diventare il Movimento 5 Stelle il primi Partito politico dell’Isola. Un successo incredibile.

Oggi Grillo torna in Sicilia con i poteri forti che cercano in tutti i modi di ridurre la sua presa sulla gente (non si contano più i sondaggi che danno il suo Movimento in calo). Ma nonostante gli sforzi dei tanti poteri forti, la visita nell’Isola di Grillo terrorizza la vecchia politica siciliana.

Il leader del Movimento 5 Stelle giunge nell’Isola mentre è in corso la ‘campagna acquisti’ che dovrebbe dare al presidente della Regione, Rosario Crocetta, una robusta maggioranza a Sala d’Ercole, la sede del Parlamento dell’Isola. E, in effetti, alla ‘Corte’ del governatore siciliano c’è già una bella compagnia di ‘mercenari’: deputati regionali e personaggi di tutti i generi e di tutte le specie allettati da chissà quali promesse. Vecchia politica allo stato puro che, non a caso, viene gestita da Giuseppe Lumia e Totò Cardinale da Mussomeli, cioè dal peggio del Pd.

Se, fino a qualche settimana fa, Crocetta era riuscito a ritagliarsi una visibilità lontana dalle vecchie clientele, peraltro mal gestite, del Pd (partito che alle ultime regionali ha perso circa 200 mila voti, pur avendo gestito il Governo della Regione per quasi quattro anni con l’ex presidente, Raffaele Lombardo), adesso il presidente è stato costretto a scoprire le carte), oggi il governatore si presenta con un profilo politico di basso profilo, dove la confusione prevale su tutto il resto.

Si ritrova nella sua lista Giuseppe Lumia come candidato. E sta, di fatto, affidando i destini del suo Governo a Sala d’Ercole nelle mani della già citata accoppiata Lumia-Cardinale. Una scelta peggiore non la poteva fare.

Ma se i problemi di Crocetta, del Pd, dell’Udc e di tutti i vecchi arnesi della politica siciliana fossero solo questi, beh, sarebbero, alla fine, ben poco cosa. I veri problemi, per il Governo della Regione, si chiamano Muos di Niscemi e Elettrodotto di Terna

Su queste due opere letali per la salute della gente il Governo Crocetta ha fatto un passo in avanti e dieci passi indietro. Ha detto che avrebbe bloccato i lavori del Muos e i lavori dell’elettrodotto che Terna sta realizzando nella Valle del Mela. Ma non ha bloccato né l’uno, né l’altra opera.

I grillini hanno colto la palla al balzo e, proprio a causa del mancato blocco di queste due opere scellerate, hanno rotto il già tiepido rapporto che avevano con il Governo Crocetta. E’ probabile che su questi due temi Beppe Grillo affonderà i suoi attacchi.

Per la politica tradizionale siciliana – della quale il Governo Crocetta, nonostante un avvio innovativo, sta dimostrando, nei fatti, di essere parte integrante – si pone adesso il ‘problema di come prendere in giro i siciliani. Tanti siciliani, e non soltanto cittadini siciliani che saranno massacrati dalle onde elettromagnetiche del Muos di Niscemi e dell’elettrodotto della Valle del Mela. Perché la Sicilia che diventa ‘schiava’ dei voleri dei militari americani e di Terna sta sulle scatole a tantissimi siciliani.

Adesso, dicevamo, la politica tradizionale siciliana deve trovare il modo per uscire dal tunnel nel quale si è cacciata. E non è facile. Perché anche un improbabile blocco momentaneo dei lavori del Muos e dell’elettrodotto di Terna (magari annunciando, in questo secondo caso, un cambio del tracciato) non significherebbe nulla a venti giorni dal voto per le elezioni politiche. Sarebbero solo promesse elettorali alle quali i siciliani non crederebbero.

La verità è che la politica tradizionale siciliana ha sottovalutato le vicende Muos e Terna. Alla politica siciliana tradizionale, del resto, della salute dei siciliani non glien’è mai fregato nulla. Non a caso la Regione ha sempre autorizzato tutto: le industrie chimiche che scaricavano mercurio nel mare di Siracusa, le raffinerie di Augusta, i veleni dentro i forni del ‘mostro’ chimico di Gela, i fumi di Milazzo, le cementerie. E, negli ultimi anni, quattro termovalorizzatori, due rigassificatori, il Muos di Niscemi e l’elettrodotto ‘ammazza-cristiani’ nella Valle del Mela.

Questi sono i fatti. Il resto sono chiacchiere. Il 24 febbraio vedremo i voti.

Tsunami tour: Grillo torna in Sicilia (si salvi chi può!)

Muos di Niscemi quasi pronto, M5S: “Siamo arrabbiatissimi”
All’Ars vincono gli ‘ascari’ di Terna
Gran caos all’Ars: la rivolta dei grillini

Giulio Ambrosetti

Recent Posts

Incidente sulla tangenziale di Catania: sei mezzi coinvolti e alcune persone ferite

Altro incidente sulla tangenziale di Catania. Dopo quello di ieri sera - che ha causato…

1 ora ago

Furto con spaccata nel negozio Euronics di Acireale: rubata merce per 40mila euro. «Subìto un duro colpo, ma abbiamo già riaperto»

Furto con spaccata al negozio Euronics di Acireale, che si trova in via Cristoforo Colombo.…

4 ore ago

A Catania barriere antiterrorismo a protezione di mercatini ed eventi natalizi

A Catania sono state posizionate in via Etnea delle fioriere in funzione di barriere antiterrorismo,…

5 ore ago

Uccise il giudice Livatino, sei ore di permesso a uno dei sicari

«In carcere si sta comportando bene e non si evincono elementi di ripristino di contatti…

6 ore ago

Capodanno a Catania su Canale 5, sul palco anche Orietta Berti e Gigi D’Alessio

Orietta Berti e Gigi D'Alessio. Saranno loro i nomi di punta tra gli artisti che…

7 ore ago

Guardia di finanza sequestra 340mila prodotti contraffatti e non a norma nel Catanese

I finanziari del comando provinciale di Catania hanno sequestrato nelle ultime settimane oltre 340mila articoli contraffatti o non conformi…

7 ore ago