I CUPERLIANI NON VOGLIONO CHE LEOLUCA ORLANDO E I SUOI ENTRINO NEL PD. PERCHE’ TEMONO DI VENIRE RIDIMENSIONATI. PERCHE’ IN UN PARTITO PICCOLO LORO CONTANO DI PIU’…
di Carmelo Raffa
Ma quant’? strana la politica a Palermo e più strani si dimostrano alcuni dirigenti del Partito Democratico che, con le parole, si pronunziano e si battono per un Partito aperto ed in questi giorni dimostrano che per apertura intendono solo ed esclusivamente a beneficio delle loro persone.
Ma queste persone si rendono conto di ciò che è accaduto da qualche anno nella politica Italia? Si rendono conto che alle elezioni politiche il PD palermitano ha conseguito risultati molto modesti lasciando il primato ai cinque stelle che ha ottenuto il 32,8%? E non è finita qui, poiché al secondo posto col 25% si è classificato il partito di Berlusconi. E il PD?
Solo il faticato terzo posto col 19,9%, quasi la metà dei cinque stelle!
Il Partito Democratico che era quello capeggiato da Bersani di cui fanno parte correntiziamente questi dirigenti, ora cuperliani. Per caso questi signori, oggi, vorrebbero trasformare questo Partito in un Circolo d’Elite o di una piccola casetta in Canadà? Come si fa a dire no a nuovi ingressi in un Partito che a Palermo necessita di ossigeno, anzi di molto ossigeno. Eppure questi ‘scienziati’ della politica l’hanno fatto e continuano a farlo, ignorando che, con Renzi, la musica è cambiata e che non si può addirittura ritornare ai tempi dei bolscevichi.
Questi lungimiranti signori della politica vorrebbero negare la confluenza di Leoluca Orlando e dei suoi amici del Mov139 nel Partito di Matteo Renzi?
Ci riflettano bene, perché prima loro dovrebbero ricordare ciò che ha fatto per gli ex bolscevichi del PCI Leoluca Orlando a Palermo, in Sicilia ed anche in Italia. A partire dalla nostra città li ha fatti uscire già dagli ’80 dall’isolamento portandoli in Giunta per poi proseguire il dialogo che ha consentito loro col PdS, DS, etc. di essere sempre in maggioranza nelle Giunte di Palermo.
Cosa rimproverano ad Orlando? Che vuole avvicinarsi al Partito attraverso i Dem di Giuseppe Lupo. Ma ciò ci ricorda la favola del lupo e dell’agnello: “Se non sei stato Tu è stato Tuo Padre ed io quindi Ti mangio”.
Loro non vogliono Leoluca Orlando perché capiscono che ancora gode di parecchie simpatie tra la gente. Non vogliono Luca perché li ha massacrati alle elezioni comunali. Non vogliono Luca perché recentemente e con un aiuto quasi invisibile ha fatto conseguire alle primarie del PD la vittoria in città a Giuseppe Lupo.
Non vogliono il Sindaco per paura che, attraverso ciò, l’area cuperliana a Palermo ed in Sicilia venga ridimensionata.
E Matteo Renzi? Chi se ne frega, dicono loro! Ma comprendono che Matteo giovane era simpatizzante di Orlando fin dai tempi della Rete? Non pensano che l’ex Sindaco continua a privilegiare i Sindaci, eletti dal Popolo, a discapito dei mestieranti della politica? Non pensano che in questo momento Leoluca Orlando rappresenta tutti i Comuni della Sicilia perché ricopre la carica elettiva di Presidente dell’ANCI?
No, non pensano perché sognano di rimanere e contare in un Partito simile ad un Circolo d’Elite o di una piccola casetta. Allora auguriamo loro di non sognare, ma di acquistare una piccola casetta in Canadà.
Solo in questo modo il PD palermitano e siciliano, senza palle ai piedi, potrebbe respirare ed avere i consensi del popolo vero come ha dimostrato Leoluca Orlando due anni fa a Palermo, superando il 48% di voti al primo turno.
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