Pd, i nomi dei candidati alle primarie a Palermo

Per la Camera dei deputati e per il Senato si voterà con il Porcellum. Ma nel Pd si punta a ripristinare un po’ di salutare democrazia con le elezioni primarie previste a fine anno. In Sicilia, i seggi disponibili sono 132. Bisognerà capire quanti di questi finiranno al Partito democratico, in considerazione del fatto che ci saranno anche Patiti di Sinistra diversi dallo stesso Pd.

Le primarie del Pd sono provinciali. In lista dovrebbero essere 17, i seggi disponibili sette. Morale: una decina di candidati resterà fuori. Vediamo, adesso, chi sono i nomi di chi parteciperà alle primarie del Pd in provincia di Palermo. (a sinistra, foto tratta da radioradio.it)

Non ci sarà il parlamentare uscente, Giuseppe Lumia. E non, a quanto pare, perché ha ottenuto una deroga dal Partito nazionale, ma perché potrebbe candidarsi nel “Megafono”, il Movimento del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.

Tra i parlamentari nazionali uscenti del Pd che si contenderanno il posto in lista spicca il nome di Sergio D’Antoni. In politica da una vita, prima nella Dc (è stato, nei primi anni ’70 del secolo scorso, molto vicino a Piersanti Mattarella, prima ssessore regionale al Bilancio e poi eletto presidente della Regione nel 1978 ed ucciso il 6 gennaio del 1980), poi nella Cisl (della quale è stato segretario nazionale), D’Antoni, dopo na breve parentesi in Assemblea regionale siciliana è stato poi eletto nel Parlamento nazionale. Oggi ci riprova e, a meno di sorprese, dovrebbe risultare tra i primi, visto che a sostenerlo è sempre la Cisl.

Un altro uscente è Tonino Russo. Anche per lui non ci dovrebbe essere problemi per la riconferma. Poi c’è Alessandra Siragusa, anche lei parlamentare uscente. Già assessore delle giunte di Leoluca Orlando negli anni ’90, Alessandra Siragusa gode di un certo seguito a Palermo.

In pista scenderanno anche Pino Appendi (nella foto a destra) e Davide Faraone. Sono due ex parlamentari regionali freschi di una competizione elettorale ( le recenti elezioni regionali del 28 ottobre). I due, che godono di notevole seguito elettorale, proveranno a riscattarsi con le primarie. Apprendi, che è un po’ un battitore libero, è molto amato dalla base del suo Partito, soprattutto in provincia di Palermo. Se non è stato rieletto all’Ars, ciò è stato dovuto al fatto che gli sono venuti a mancare i voti di Palermo città. ‘Aggiustando’ un po’ il tiro in città, Apprendo ha tutti i numeri per emergere e conquistare la candidatura alle elezioni nazionali.

Davide Faraone è il leader di quella parte del Pd che fa capo al Sindaco di Firenze, Matteo Renzi. A diffrenza di Apprendi, Faraone è molto forte in città e un po’ meno forte nei centri della provincia. Anche lui proverà a conquistare la candidatura.

In corsa c’è anche il segretario provinciale del Pd, Enzo Di Girolamo, del quale non si conosce il consenso elettorale.

Un capitolo a parte merita Rosario Filoramo (nella foto a sinistra), consigliere comunale a Palermo, componente della direzione regionale del Pd, candidato dell’area che, a livello nazionale, fa riferimento al Senatore Ignazio Marino, che rappresenta la Sinistra del Partito. Filoramo è un esponente del Pd che, fino ad oggi, a Palazzo delle Aquile (sede del Consiglio comunale di Palermo) e fuori, ha mostrato di possedere equilibrio e indipendenza di giudizio. Filoramo, insomma, ha qualità, competenza ed esperienza per rappresentare la provincia di Palermo al Parlamento nazionale. E, soprattutto, rappresenta un vero segnale di rinnovamento e cambiamento rispetto ai ‘soliti noti’ del Pd palermitano. In più, è anche fortemente radicato nel territorio. La sua candidatura riavvicina alla politica quanti, a causa del sistema elettorale vigente, se ne sono allontanati.

Tra i candidati anche Teresa Piccione, anche lei consigliere comunale a Palermo, molto votata alle ultime elezioni comunali, vicina ad ambienti cislini.

Un altro segnale di rinnovamento è rappresentato dal ticket uomo-donna rappresentato da Franco Ribaudo, sindaco di Marineo (ieri ha ottenuto la deroga alla regola che esclude candidature per chi amministra Comuni con più di cinque mila abitanti), e Magda Culotta, primo cittadino di Pollina. Franco Ribaudo e Magda Culotta sono sostenuti dall’area del Pd che fa capo ad Antonello Cracolici, un esponente del Partito che, proprio in questo momento non va per la maggiore. Per Cracolici, ‘bastonato’ nella composizione degli equilibri nella nuova Assemblea regionale siciliana, l’occasione per far valere qanto vale sul territorio in termini di consenso elettorale.

In lista, in queste primarie della provincia di Palermo, ci saranno anche Maria Laura Maggiore, di Bagheria, e Rosalia Staderelli, di Misilmeri. Quindi Roberto Tagliavia, che proviene da una lunga militanza nel Pci. Poi, ancora, Irene Iannello e Roberto Zampardi. Tra i giovani del Partito ci sarà Domenico Agnello.

 

 

Redazione

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