Non lo nomina. Ma le considerazioni di Mirello Crisaulli sono rivolte al capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, il grande sostenitore dell’alleanza del suo partito con l’Mpa di Raffaele Lombardo e, in generale, con i partiti del centro. A caldo, di certo senza aver prima ‘letto’ attentamente i risultati elettorali, Cracolici ha dichiarato che il “centrosinistra ristretto” (cioè non alleato con il centro e, forse, con Lombardo), perde, mentre vincerebbe là dove è alleato con il centro e, magari, con Lombardo.
Dichiarazione, quella di Cracolici, un po’ avventata e in buona parte sbagliata. Parole che non sfuggono all’occhio ‘clinico’ di Crisafulli, senatore del Pd, da sempre critico verso Cracolici e verso l’alleanza tra il suo partito e Lombardo.
Leggo dichiarazioni frettolose da parte di autorevoli dirigenti del mio partito – dice Crisafulli -. C’è chi sostiene che il Pd vince quando si presenta in grande coalizione e perde in formula ristretta. Vorrei fare notare che ad Alcamo, a Paternò, a Floridia ed in tanti altri Comuni dell’Isola abbiamo vinto con la logica del centrosinistra ristretto. Per cui, prima di fare valutazioni affrettate, consiglierei di veder bene i dati relativi a tutta la regione ed eviterei di fare dichiarazioni legate alla giustificazione dei propri errori.
La parte più ‘velenosa’ di questa dichiarazione di Crisafulli è l’ultima, là dove, sostanzialmente, dice a Cracolici due cose. La prima è che le sue dichiarazioni sono sbagliate. La seconda è che Cracolici ricorre a dichiarazioni sbagliate per giustificare i “propri errori”, ovvero l’alleanza con Lombardo che ha portato il Pd siciliano alla sconfitta.
L’ultima parte dell’intervento di Crisafulli suona come un avvertimento: L’assemblea del partito fissata per il 27 maggio – conclude – alla quale noi parteciperemo pur avendo deciso di non votare, dovrebbe essere utilizzata per riflettere sui risultati invece che per determinare ulteriori lacerazioni e scontri che, qualunque sia l’esito, non risolveranno i problemi politici.
E qui c’è, forse – ma è una nostra supposizione – un avviso politico e ‘aritmetico’ (cioè di aritmetica politica) a Cracolici e ai suoi alleati: il 27 maggio cerchiamo di capire dove abbiamo sbagliato e non utilizziamo l’assemblea regionale del Pd siciliano per sbattere fuori questo o quel dirigente di partito. Dove il “qualunque sia l’esito” potrebbe anche significare che non è detto che Cracolici, Giuseppe Lumia e compagnia bella riescano a ‘sbarellare’ l’attuale segretario regionale, Giuseppe Lupo. Per non parlare del fatto che le ‘scannatine’ non risolveranno i problemi politici.
Chissà se Cracolici, Lumia e la cosiddetta ‘banda dell’Avviso 20 riusciranno a capire il ‘latino’ di questo messaggio…
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