Mentre i geologi lanciano l’allarme sull’assenza di una visione programmatica complessiva in materia di rischio idrogeologico, la Regione Siciliana porta avanti il cronoprogramma dei cantieri previsti dal Patto per il Sud siglato tra l’ex premier Matteo Renzi e il governatore Rosario Crocetta. I dati sono periodicamente pubblicati sul sito di Italiasicura, una piattaforma su cui ciascuna Regione fornisce aggiornamenti in materia di dissesto. Proprio negli scorsi giorni, mentre ancora una volta il maltempo colpiva le regioni italiane e le previsioni meteorologiche sono culminate nell’allerta rossa del Dipartimento della Protezione civile su Sicilia e Sardegna, ecco arrivare un nuovo bollettino dal governo regionale.
«Anche in Sicilia – scrive sul sito l’assessore all’Ambiente, Maurizio Croce – che vede a rischio idrogeologico circa l’80 per cento del suo territorio, la macchina della prevenzione non si ferma. Nell’ottica di scongiurare sempre di più fenomeni di dissesto idrogeologico, è stato dato un nuovo impulso alla vecchia programmazione».
Secondo i dati forniti dall’esecutivo di palazzo d’Orleans, ad oggi sarebbero attivi 81 cantieri per circa 103 milioni di euro. «Stanno inoltre per essere avviati – precisa Croce – i cantieri di 62 interventi per altri 86 milioni di euro. Lo scorso novembre è stato definito, tra la Regione Siciliana e la Presidenza del Consiglio, il Patto per la Sicilia che prevede la partenza imminente di gare e progettazioni per 900 milioni di euro per oltre 300 interventi urgenti nella aree urbane più a rischio di frane e alluvioni e lungo la costa e per interventi sulle infrastrutture danneggiate. Un sistema di opere attese da decenni, che riguardano sistemazioni idrauliche di torrenti (Sirina, Mela, Fitalia Zappulla, Savoca e altri) che attraversano i centri urbani ed hanno provocato nel tempo numerose inondazioni e frane. È previsto anche il ripristino di collegamenti viari verso le aree interne dell’isola».
Ma se in molti sono scettici sull’effettiva celerità nell’avvio dei progetti, al punto da indurre l’Ars ad approvare una norma che ha riorganizzato il lavoro degli Urega, gli uffici regionali per l’espletamento delle gare d’appalto, il governo precisa che quella del Patto per il Sud «non è una programmazione senza certezze sui tempi». Secondo il cronoprogramma redatto dalla Regione Siciliana, sarebbero oggi attuabili 249 interventi, dei quali 99 interventi cantierabili nel 2017, 53 interventi cantierabili nel 2018 e 86 interventi cantierabili nel 2019.
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