Paternò, tre rapine con sequestro in due giorni Rubati a una famiglia 2mila euro per le cure della figlia

Recrudescenza criminale a Paternò ad opera di una o più bande di rapinatori che non si sono fatti a sequestrare le vittime o entrare nelle case in piena notte, terrorizzando i proprietari. 

L’ultima in ordine cronologico risale alla tarda serata di ieri. Un impiegato statale sulla cinquantina, dopo aver posato la macchina in un garage di sua pertinenza, stava facendo rientro a piedi nella propria abitazione, quando in via Medaglie d’oro, secondo quanto raccontato dalla stessa vittima alle forze dell’ordine, sarebbe stato avvicinato da cinque uomini, che avrebbero avuto un accento dell’est Europa. 

Il gruppo avrebbe bloccato l’uomo incappucciandolo e con la forza l’avrebbero fatto salire sull’auto. Dopo averlo perquisito e preso le chiavi, tre dei cinque rapinatori si sarebbero diretti a casa dell’uomo, mentre gli altri due sarebbero rimasti dentro l’auto con la vittima. Una volta dentro la casa dell’impiegato, che vive da solo, i banditi avrebbero portato via qualche oggetto di valore nonché un tablet e un portatile. Messo a segno il colpo, i malviventi sono fuggiti a bordo del mezzo lasciando andare la vittima, la quale ha denunciato tutto ai carabinieri del comando stazione di Paternò; i militari dell’arma che stanno indagando a 360 gradi per fare chiarezza sull’accaduto. 

Un secondo colpo è stato messo a segno nella notte tra giovedì e venerdì, quando un commando composto da tre persone, che hanno agito col volto coperto e armati di pistola, ha fatto irruzione in un’abitazione in via San Biagio; in quel momento dentro la casa si trovava un’intera famiglia di nazionalità cinese che dormiva. Sotto la minaccia delle armi i banditi li hanno svegliati e si sono fatti consegnare circa duemila euro, messi da parte per curare la figlia gravemente malata. 

Le vittime avrebbero raccontato agli investigatori che i rapinatori sembravano sapere della somma messa da parte. «Andate a prendere i soldi che avete nascosto», sarebbe stata la frase pronunciata dai malviventi. Messo a segno il colpi, i tre hanno fatto perdere le proprie tracce. 

Infine una terza rapina si è verificata giovedì sera intorno alle 23 ai danni di una panineria nella centralissima via Emanuele Bellia: ad agire due banditi col volto coperto e armati di pistola, che hanno portato via circa 200 euro. Sulle tre rapine – dai primi accertamenti non collegate tra loro – indagano i carabinieri della compagnia di Paternò .

Salvatore Caruso

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