Il laboratorio analisi dell’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò ritornerebbe operativo a 360 gradi. Così starebbero le cose stando a una disposizione del direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco. Dunque, tornerebbe a pieno regime il funzionamento del laboratorio che riacquisterebbe le stesse funzioni che aveva prima che, nel luglio del 2017, fosse trasferito per problemi di agibilità dell’edificio dove era ospitato.
Quel trasferimento ne aveva comportato il depotenziamento: in pratica, il laboratorio analisi era rimasto operativo solo per le emergenze che arrivavano dal pronto soccorso, mentre per l’ordinario si era deciso di procedere trasportando il prelievo e la provetta contenente sangue da analizzare negli ospedali di Biancavilla, Bronte e Caltagirone o comunque in altri nosocomi del capoluogo etneo. Il ritorno alla piena operatività del laboratorio comporterebbe l’esubero del personale medico e paramedico che era stato spostato. Inoltre, due unità che erano in servizio sono state trasferite al centro trasfusionale operativo al presidio ospedaliero paternese perché due dipendenti sanitari sono andati in quiescenza. Conti alla mano, il servizio di patologia clinica si ritrova con due unità in meno.
«In realtà, non è vero che c’è stato un ritorno al passato – affermano dalla Uil Fpl – perché non riteniamo del tutto esatto l’annuncio del ripristino in toto delle funzionalità del laboratorio. Allo stato attuale dei fatti, non c’è stata alcuna variazione rispetto al recente passato. Innanzitutto – motivano – alcuni macchinari che erano a Paternò sono stati portati a Biancavilla e questi non ritorneranno. Quindi, praticamente è impossibile che vengano eseguite tutte le analisi come era prima. In pratica ci si limita a eseguire le emergenze e l’ordinario viene svolto in maniera solo parziale. Inoltre, ancora non sono stati ampliati i locali che dovrebbero ospitare il laboratorio di patologia clinica».
Intanto, anche la Cgil Flp parla di «tante promesse fatte in merito a un ipotetico miglioramento del laboratorio ma alla fine si è rimasti fermi a una operatività soltanto parziale. Non ci resta che continuare a sperare che il laboratorio ritorni fattivamente quello di prima, non solo a parole». Di tutt’altro tono sono i commenti che arrivano invece da parte delle istituzioni. Soddisfatto si dice il sindaco di Paternò, Nino Naso che afferma di aver «sempre detto che la salute dei cittadini è la nostra priorità. Ringrazio i vertici Asp per la sensibilità dimostrata nel fare in modo che il laboratorio analisi, previsto nel piano sanitario, ritornasse alla sua piena funzionalità».
E anche per il deputato regionale, Giuseppe Zitelli si tratta di un «importante risultato raggiunto con l’impegno di tutte le istituzioni», mentre il senatore Salvo Torrisi parla addirittura di un «potenziamento del servizio con il ripristino del personale effettivo. Sottolineo con altrettanta soddisfazione – aggiunge – l’integrazione del personale tecnico all’interno del servizio trasfusionale del presidio ospedaliero che ha sempre rappresentato una tra le eccellenze dell’offerta sanitaria del Santissimo Salvatore di Paternò».
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