Sono una trentina le persone identificate dalla polizia municipale di Paternò. Tra di loro ci sarebbero anche dei professionisti ritenuti colpevoli, nel corso dell’ultimo fine settimana, di avere buttato materassi, reti, ventilatori e televisori davanti l’ingresso dell’isola ecologica di contrada Tre Fontane. I protagonisti sono stati identificati grazie al sistema di video sorveglianza piazzato all’ingresso della zona interessata. In passato, per evitare di essere identificati e multati, alcuni cittadini avevano danneggiato e poi portato via le telecamere. Sono tanti, purtroppo, coloro che ancora oggi abbandonano i rifiuti urbani e pericolosi senza rispettare leggi e ordinanze. Dieci giorni fa la Dusty, società che gestisce il servizio di raccolta in città, in stretta collaborazione con il Comune di Paternò, ha istallato una nuova telecamera a infrarossi di ultima generazione.
I soliti cittadini furbacchioni hanno pensato bene, non sapendo se fosse attiva o meno, di coprirsi le spalle e appiccare il fuoco al contatore della luce dell’isola ecologica per mettere l’apparecchio tecnologico fuori uso. Immediato è scattato l’allarme dato dagli automobilisti in transito e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. Dalle riprese si vedono due uomini col volto coperto che appiccano il fuoco. Dopo qualche ora gli operai dell’Enel hanno riparato il contatore con i relativi allacci andati in fumo.
Da questa mattina gli agenti della polizia municipale del nucleo tutela ambientale, hanno esaminato le registrazioni fatte dal sistema di videosorveglianza dalle ore 12 di sabato scorso alle 8 di questa mattina. «Sono una trentina le persone che in questa arco temporale hanno abbandonato i rifiuti. Una volta identificati e compreso il tipo di rifiuto lasciato davanti l’isola ecologica sarà notificata la sanzione con la somma da pagare», spiegano a MeridioNews dal comando locale.
Da premettere che la normativa vigente per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti è molto chiara: chi lascia quelli definiti urbani rischia una sanzione di 50 euro. Per i rifiuti speciali classificati non pericolosi la sanzione va da 105 a 620 euro. Mano pesante per coloro che abbandonano quelli classificati come speciali pericolosi. Per i trasgressori è prevista la denuncia penale ma anche un sanzione che va da 5200 a 52mila euro. Perplesso l’assessore Agostino Borzì: «Non comprendo la mentalità di questi cittadini, che hanno la possibilità di conferire i rifiuti in orari appropriati. L’isola ecologica è aperta da lunedì al sabato dalle 8 alle 12 ma anche mercoledì e venerdì pomeriggio dalle 15 alle 18».
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