«Mentre il dottore studia, il malato muore»: il detto popolare potrebbe ben inquadrare la vita, non certo tranquilla, del quartiere paternese di Scala Vecchia. Dei problemi del popoloso rione – il numero degli abitanti oscilla tra i 7 e gli 8mila abitanti – se n’è parlato lo scorso sabato nel corso di una riunione tra i residenti del quartiere, con in testa il presidente del Comitato alla Scala, Nunzio Landro, e la giunta del sindaco Nino Naso. Incontro tenutosi a Casa Coniglio, struttura comunale sede di un centro diurno per anziani.
Proprio questa sede, dopo la riunione di sabato, è finita nel mirino di una sassaiola. Ignoti hanno infatti lanciato oggetti contundenti contro la vetrata di uno dei portoni di ingresso. Dell’accaduto è stata informato il comando della locale polizia municipale. La struttura è priva di un adeguato sistema d’allarme, mentre le telecamere presenti sarebbero non operative. Non la prima volta che l’edificio diventa preda di vandali o ladri: nessuno responsabile di tali azioni è però mai stato individuato. «La struttura è priva di protezione – dice a MeridioNews il vicesindaco Ezio Mannino – stiamo lavorando affinché le telecamere siamo nuovamente funzionanti ed anche per attivare gli orti sociali. A Casa Coniglio, così, dovrebbe esserci ogni giorno la presenza dei nostri anziani».
E sulla sicurezza, d’altronde, si era concentrato il confronto tra istituzioni e cittadini. Faccia a faccia «costruttivo», secondo chi vi ha partecipato. I residenti hanno snocciolato quelle che sarebbero le priorità per il rione: sicurezza sul territorio, con la presenza della polizia municipale soprattutto vicino le scuole Nicolosi e Buonarroti; carenza di segnaletica stradale sia orizzontale che verticale, pulizia e decoro di piazze e spazi pubblici. La giunta ha risposto con la promessa di intervenire gradualmente per soddisfare le richieste dei cittadini.
Altro punto affrontato è stato quello del finanziamento da 7 milioni di euro, nell’ambito del cosiddetti Contratto di quartiere. Era prevista, a Scala Vecchia, la costruzione di 27 alloggi popolari, di un centro polifunzionale e di un parco attrezzato. «Dal 2005 siamo fermi sulla fase di progettazione esecutiva – spiega il vicesindaco Mannino – Dopo un incontro a Palermo con l’assessorato delle Infrastrutture, abbiamo compreso dove intervenire per superare le criticità progettuali. Ci sono anche problemi sulla gara di aggiudicazione dei lavori, con lo studio di tecnici arrivato secondo in graduatoria che si era rivolto al Tar». «L’Urega in seguito – prosegue Mannino – ha provveduto a nominare una nuova commissione e a breve avremo la conclusione della gara individuando il progettista. La speranza è che si parta già entro il prossimo anno con i primi lavori». Sarebbero già a disposizione, intanto, un milione e 200 mila euro per completare gli espropri.
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