Paternò, rubati computer nella scuola di via Libertà Scoraggiate le dirigenti: «Ci sentiamo impotenti»

C’è grande preoccupazione tra i dirigenti scolastici del secondo circolo didattico Giovanni XXIII e del comprensivo G. B.Nicolosi di Paternò per l’ennesimo furto subito dalle due istituzioni scolastiche ospitate nel plesso scolastico di via Libertà. Furto perpetrato durante le festività di Ognissanti. All’apertura della scuola il personale non docente ha trovato all’interno della scuola un buco nel muro, dal diametro di oltre 50 centimetri, praticato nella parete della stanza dove si trova l’aula informatica. Classe, per di più, protetta con due porte blindate. Da quanto appurato dai carabinieri della compagnia di Paterno, intervenuti a scuola per effettuare un sopralluogo alla ricerca di elementi utili alla indagine, i ladri, entrati da un ingresso secondario, avrebbero dapprima tentato di forzare la porta blindata; non riuscendoci avrebbero praticato un foro nel muro, per consentire a un ladro mingherlino di passare e aprire dall’interno le due porte ai complici. I militari non escludono che tra i membri della banda ci fosse anche un bambino. I ladri una volta dentro hanno distrutto il carrello cassaforte dove sono contenuti 12 computer, portandoli via. Il valore della refurtiva ammonterebbe a oltre seimila euro

Deluse, amareggiate e quasi rassegnate le due dirigenti Giusy Morsellino e Valeria Pappalardo. «Francamene non sappiamo più quale pesci pigliare. Ci sentiamo impotenti e come educatori, dinanzi all’ennesimo furto, abbiamo fallito – hanno affermato all’unisono – È uno scontro impari, tuttavia non vogliamo abbassare la guardia; vogliamo rilanciare. Diciamo agli autori di questo colpo, così come a quelli messi a segno in precedenza, che con il loro atteggiamento provocano dei disagi agli studenti della scuola. Ci auguriamo che gli autori dei colpi non siano ragazzi che in modo diretto o indiretto abbiano transitato per questa struttura scolastica. Sarebbe davvero deleterio». 

Stanche di subire, le dirigenti hanno deciso di agire e di unirsi nell’obiettivo di proteggere la scuola. Da qui la proposta di fare ricorso alla vigilanza privata per tutelare la struttura. «Abbiamo fatto presente il nostro disagio al primo cittadino di Paternò – proseguono Morsellino e Pappalardo – con il quale abbiamo programmato una riunione fissata nella mattinata di mercoledì, proprio per metter in piedi un concreto piano di sicurezza». Massima disponibilità del sindaco Mauro Mangano, il quale si dice rammaricato che l’ennesima vigliaccata effettuata da gente che non ha alcun pregiudizio a rubare o a danneggiare beni o strutture necessari per la crescita e la formazione dei piccoli: «Dobbiamo intervenire subito e con una concreta azione di tutela dell’immobile – ha affermato Mangano – come ente comunale siamo pronti a fare la nostra parte. Non solo vigilanza privata, ma anche un sistema di video sorveglianza. In sede di approvazione di bilancio inviterò i consiglieri comunale a trovare le somme necessarie per garantire la nostra compartecipazione».

Salvatore Caruso

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