Paternò, ripuliti i reperti archeologici di San Marco «Anche ceramiche del periodo ellenistico romano»

Per la prima volta dal loro ritrovamento vengono esposti al pubblico i reperti scoperti durante gli scavi archeologici effettuati lo scorso giugno sulla collina di san Marco, nei pressi delle Salinelle di Paternò. I primi a osservare i ritrovamenti sono i piccoli studenti del secondo circolo didattico Giovanni XXIII, i quali hanno visitato il museo archeologico Gaetano Savasta, dove attualmente si trova quanto rinvenuto sotto terra. Ad accogliere gli studenti Giuseppe Barbagiovanni ed Emidio Sarpietro, rispettivamente responsabile regionale e provinciale giovanile dell’associazione SiciliAntica, promotrice degli scavi; le archeologhe Simona Trigilia, Maria Lucia Patanè e Barbara Cavallaro; nonché il professore Mimmo Chisari, presidente della sezione paternese di SiciliAntica

Le tre archeologhe, con l’aiuto di due classi della quarta elementare, hanno ripulito i ritrovamenti della collina San Marco: «Un incontro con i ragazzi – dice Barbagiovanni – per farli innamorare del territorio in cui vivono. Il coinvolgimento dei ragazzi punta a fare comprendere che l’archeologia non si vive solo in un museo, ma la si può rendere coinvolgente, partecipando, come in questa circostanza, alla pulizia dei reperti. Con gli studenti delle scuole paternesi stiamo sperimentando la simulazione di uno scavo archeologico ed è bello vedere come si rimanga coinvolti». 

I ritrovamenti, purtroppo, sono solo quello che i tombaroli hanno lasciato dopo i loro sbancamenti. «Parte dei reperti appartengono al periodo preistorico, quelli più vicini alle Salinelle – dice Mimmo Chisari -, altri invece al I secolo dopo Cristo, in epoca romana: si tratta di resti di suspensure che fanno pensare alla presenza di terme o un sistema di terme collegato con una villa privata romana». «Sono in fase di studio, anzi prima di pulizia e poi di studio, i materiali ritrovati nei mesi di giugno e luglio – affermano le tre archeologhe – Nello specifico è stata trovata ceramica con vernice nera risalente al periodo ellenistico romano. Poi sono stati rinvenuti reperti dell’età del bronzo (II millennio avanti Cristo) o periodo neolitico (VI millennio avanti Cristo)». I reperti portati alla luce negli scavi della collina san Marco fanno parte di una zona «interessante e ricca» dal punto di vista archeologico. «La collina – concludono le esperte – ha avuto una frequentazione per scopi diversi a quello abitativo o sepolcrale per diversi secoli. Per noi è uno scrigno davvero importante».

Salvatore Caruso

Recent Posts

Europee, il dilemma di Cuffaro. Tutti in cerca dei voti dell’ex governatore ma in pochi vogliono andare in Europa con lui

Le elezioni europee sono ormai alle porte, i giochi sono fatti, le alleanza strette o…

1 ora ago

Linguaglossa, motociclista cade in un dirupo: recuperato dai vigili del fuoco

I vigili del fuoco del distaccamento di Riposto del Comando Provinciale di Catania sono intervenuti…

10 ore ago

Ragusa, incendio in un garage a Pedalino

Incendio in un garage a Pedalino, frazione di Ragusa. Sul posto sono operative due squadre…

17 ore ago

Ladro bloccato nella sede del Giornale di Sicilia a Palermo

Un ladro è stato bloccato nei locali del Giornale di Sicilia, a Palermo. È successo la scorsa…

17 ore ago

Siccità, domani il governo nazionale discute dello stato di emergenza alla Sicilia

Il Consiglio dei ministri esaminerà domani pomeriggio la richiesta avanzata dalla Regione per la dichiarazione…

18 ore ago

Il tessuto vegano che dà «una seconda vita agli scarti delle arance e delle pale di fichi d’India»

Produrre un tessuto spalmato dagli scarti delle arance e delle pale di fichi d'India. È…

21 ore ago