Si lavora per portare finanziamenti regionali per riqualificare il castello Normanno di Paternò. Se dovessero davvero giungere in città le somme per il recupero del vecchio maniero, in particolare per l’adeguamento delle misure di sicurezza, sarebbe un «vero successo». Da circa 25 anni, infatti, di soldi per il Castello non se ne vedono. A tal proposito il sindaco di Paternò Nino Naso ha accolto i vertici della soprintendenza ai Beni Culturali e ambientali di Catania, i quali hanno effettuato un sopralluogo all’interno dell’edificio di epoca normanna. Ecco le priorità individuate: adeguare l’impianto elettrico, ottenere la certificazione antincendio, mettere in sicurezza il belvedere del Castello che presenta profonde crepe, consolidare i soppalchi che si trovano dentro il dongione – la torre più alta – normanno.
A causa dell’assenza di sicurezza, spesso il Castello è stato off-limits per turisti e scolaresche. «È partito un dialogo con la soprintendenza etnea – dichiara il sindaco Nino Naso -. Prova ne è che i massimi vertici sono qui per verificare personalmente lo stato del nostro Castello normanno, di San Francesco alla Collina e del nostro Palazzo delle arti. Perseguiremo ogni strada affinché i beni architettonici e di rilievo culturale della nostra città tornino disponibili per i paternesi». In sostanza, il sindaco ha specificato che la sopraintendenza finanzierà i progetti di messa in sicurezza del Castello normanno elaborati dagli uffici comunali.
Presenti all’incontro, insieme alla soprintendente etnea Maria Grazia Patanè, anche i responsabili della sicurezza, dell’unità architettonica, della sezione archeologica e dei beni archivistici della soprintendenza di Catania: Giuseppe Russo, Alfio Di Raimondo, Giovanni Pulvirenti, Laura Maniscalco, Ida Buttitta e Alida Villari. Il sindaco ha approfittato della visita per mostrare più da vicino alcuni dettagli della collina storica: la scalinata settecentesca, gli interni di Palazzo delle arti nei locali del vecchio ospedale di Paternò e il museo multimediale che hanno visibilmente impressionato la soprintendente.«Il sopralluogo al Castello avrà un effetto sia per la promozione che per la valorizzazione dell’antico maniero – spiega a Meridionews Patanè -; ricordiamo che alla fine degli anni ’50 l’allora amministrazione comunale di Paternò ha consegnato il Castello normanno alla Regione siciliana, perché se ne potesse godere al meglio con la valorizzazione e con restauri conservativi».
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