Paternò, ora è gelo tra Fratelli d’Italia e Naso Un’assessora designata non accetta l’incarico

Persiste un clima di guerra fredda a Paternò tra il sindaco Nino Naso e Fratelli d’Italia, dopo la decisione del primo cittadino di azzerare la giunta comunale e di nominarne un’altra nel giro di 24 ore. Un’azione politica mal digerita dai coordinatori comunale e provinciale del partito di Giorgia Meloni, ossia Angelo Calenduccia e Alberto Cardillo, i quali in una nota stampa avevano specificato che «Fratelli d’Italia si riserva di valutare tale atto per la sua valenza politica, e rimanda ai propri responsabili politici ogni decisione sulla riconferma della fiducia o meno al sindaco. Qualora Fratelli d’italia decidesse di riconfermare la fiducia sarà il coordinatore Angelo Calenducia, sentiti i vertici provinciali e regionali del partito, a comunicare al sindaco gli eventuali nomi degli assessori da designare». 

Ciò non sarebbe avvenuto, con il sindaco che ha riconfermato alla carica di assessore e vicesindaco Ezio Mannino, mentre Rosanna Natoli, l’altra assessora che faceva parte della giunta prima dell’azzeramento, era stata sì designata da Naso ma non nominata. Un tentativo del sindaco di lasciare una porta aperta per un possibile chiarimento con Fratelli d’Italia. I due coordinatori di Fdi avevano bollato il giuramento di Mannino come «un atto compiuto in maniera del tutto autonoma e a titolo assolutamente personale senza aver concordato nulla con il partito che prende le distanze da questo modus operandi». Ieri sera i vertici del partito comunali e provinciali si sono riuniti per decidere il futuro di Fratelli d’Italia, se restare dentro la giunta Naso oppure tirarsi fuori, nella consapevolezza che in primavera a Paternò si voterà. L’incontro è servito per stabilire che la proposta fatta a Natoli è stata rimandata al mittente. «Mantenendo una seria linea di coerenza con quanto dichiarato nell’immediatezza dell’azzeramento della giunta comunale – si legge in una nota firmata da Calenduccia e Cardillo – l’avvocata Natoli non presterà giuramento rispettando la decisione del partito. Fdi lavorerà con maggiore vigore al rafforzamento di un percorso che, nell’interesse di Paternò, veda una maggiore collaborazione tra i partiti che comporranno una coalizione di centrodestra». 

In sostanza Fratelli d’Italia potrebbe avere accantonato definitivamente il progetto Naso decidendo di iniziare a guardare avanti e, nello specifico, a un centrodestra unito (Fratelli d’Italia, Diventerà Bellisisma e Forza Italia, mentre la Lega di Sammartino resterebbe con Naso) sostenendo un altro candidato sindaco. In questo caso si parlerebbe di Alfio Virgolini, di ispirazione autonomista, ex presidente del consiglio e assessore durante le due sindacature di Pippo Failla, ma che si è avvicinato di recente a Fratelli d’Italia. Non è di questo avviso il vicesindaco Mannino: «Faccio appello alla coerenza e alla lealtà – ha detto Mannino – Fratelli d’Italia in questi cinque anni è stata parte attiva dell’amministrazione Naso. Non mi risulta, essendo io presente alla riunione, di non sostenere più Naso. Piuttosto è importante per coerenza dialogare col sindaco e capire l’azzeramento della giunta. A mio avviso Fratelli’d’Italia deve parlare col sindaco e capire le prospettive per il futuro». 

Mannino auspica che Cardillo e Salvo Pogliese, coordinatore regionale del partito, lavorino per mantenere l’unità di Fratelli d’Italia «perché è volontà del senatore La Russa fare ciò». Secondo Mannino, Fratelli d’Italia potrebbe abbandonare Nino Naso solo nell’ipotesi che il partito esprimesse un proprio candidato sindaco, «solo se – specifica – esiste una candidatura unitaria e identitaria del partito. Non possiamo permettere a soggetti che identitariamente e culturalmente non si riconoscano all’interno del nostro partito, di pensare di sfruttare l’onda di Giorgia Meloni».

Salvatore Caruso

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