Ormai è diventato il simbolo dell’intera città di Paternò: è l’ex plesso Falconieri, scuola all’avanguardia all’inizio degli anni Ottanta, simbolo del nuovo modo di concepire l’istruzione. Ormai invece l’edificio di via Gaudio, o almeno una buona parte di esso, è tutto fuorché una scuola. Oggi pomeriggio, poco prima delle 15.30, ignoti sono tornati dentro alla scuola appiccando il fuoco, in tre punti, nelle stanze del blocco A. Dove sono stati raccolti e abbandonati materiale didattico e spazzatura di ogni sorta.
Le fiamme hanno danneggiato ulteriormente la struttura. Sul posto a spegnere il rogo i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò nonché i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia paternese e quelli del comando stazione di Ragalna. L’intervento dei pompieri è durato oltre un’ora. Dal controllo è emersa la matrice dolosa delle fiamme: un accurato sopralluogo da parte delle forze dell’ordine ha accertato che dentro, in quel momento, non c’era nessuno.
La struttura dei Falconieri continua a essere luogo di ritrovo notturno per cittadini migranti. Rinvenuti, infatti, dentro lo stanzone di quello che era inizialmente una palestra, una ventina di posti letto con tanto di valigie e borsoni. Una struttura che accoglierebbe non solo uomini, ma anche delle donne. Vigili del fuoco e carabinieri, inizialmente, hanno pensato che il fuoco fosse stato appiccato nel blocco B della scuola, dove – da poche settimane – sono partiti lavori di riqualificazione costati 800mila euro.
Un terzo blocco, quello denominato C, è invece completo. Il recupero del piano terra e del primo piano, per un importo di circa 500mila euro, è concluso. E le stanze sono andate in uso all’istituto comprensivo G. Marconi. Nei prossimi giorni dalla sede centrale del plesso scolastico, che si trova in via Virgilio, saranno traslocate in via Gaudio le aule della scuola materna. Che cominceranno a lavorare nella parte di edificio dei Falconieri ormai operativa.
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