Paternò, furto al deposito attrezzature per verde Rubati tagliasiepi, decespugliatori e motoseghe

«Potremmo chiedere a qualche imprenditore di metterci a disposizione le sue attrezzature oppure potremmo noleggiare un gregge di pecore o una mandria di mucche che facciano il nostro lavoro». A parlare è l’assessore al Verde del Comune di Paternò Agostino Borzì dopo la scoperta del furto avvenuto la notte scorsa nel deposito dell’ufficio comunale alla Manutenzione, che si trova in un parcheggio sotterraneo di piazza Civiltà del Lavoro. I ladri sono entrati da una porta secondaria del deposito, peraltro protetta da un’inferriata, per poi dirigersi nel sotterraneo dove si trova un box chiuso con una porta antintrusione, dotata anche di un lucchetto. Dentro il box si trovava tutta l’attrezzatura per permettere i lavori al verde pubblico. 

Secondo alcune fonti, coloro che hanno agito sapevano cosa andare a cercare e come muoversi. Non è da escludersi che l’intrusione, avvenuta qualche giorno addietro dentro il deposito, in cui alcuni balordi hanno danneggiato le macchinette per la distruzione di cibi e bevande per rubare pochi spiccioli, sia in realtà servita per effettuare un sopralluogo: infatti, oltre a rubare i soldi delle macchinette, i ladri potrebbe avere tastato la resistenza del lucchetto che chiude la porta del box. Nel furto di ieri notte i malviventi, dopo aver fatto saltare il lucchetto e danneggiato la porta antintrusione, hanno portato via: quattro decespugliatori, tre motoseghe, due soffiatori e due tagliasiepi. Il valore del bottino si aggirerebbe sui settemila euro

A fare la scoperta ieri mattina alle sette sono stati gli operai del comunali, i quali per l’intera giornata sono rimasti senza nulla da potere fare, non avendo le attrezzature adatte. «Abbiamo avuto questa bella sorpresa – dice a Meridionews l’assessore Borzì – Quotidianamente abbiamo difficoltà di ogni genere, perché non ci sono soldi. Da oggi ci fermeremo definitivamente perché qualche paternese ha avuto la brillante idea di portare via tutta l’attrezzatura a disposizione degli operai». In concreto «non so come intervenire: da qualche mese è stato vietato di utilizzare il diserbo chimico nelle aree pubbliche mentre quello meccanico non lo possiamo fare perché non c’è più l’attrezzatura. Sto valutando di consegnare al sindaco la mia delega al sindaco, in quanto non so più come soddisfare le esigenze della città», conclude l’assessore Borzì. 

Salvatore Caruso

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