Paternò, commissione Antimafia sente il sindaco Musumeci: «Inchino al boss ha avuto un regista»

«Parliamo del ponte sullo Stretto di Messina?». Nello Musumeci, inizia con una battuta ironica il suo colloquio con i giornalisti dopo la lunga audizione del sindaco Mauro Mangano. Il primo cittadino di Paternò è stato convocato dalla Commissione regionale antimafia nei locali della sede distaccata del parlamento siciliano a Catania. Da decifrare ci sono possibili minacce e pressioni che si sarebbero celate dietro l‘inchino dei cerei votivi degli ortofrutticoli e degli impiegati comunali davanti a Domenico Assinnata, durante l’ultima festa di Santa Barbara. Un gesto di riverenza nei confronti del nonno e del padre, i boss mafiosi Mimmo e il successore Salvatore. Che aveva spinto la questura di Catania a vietare dopo l’accaduto la partecipazione alla processione religiosa ai due comitati organizzatori delle festività. 

«Qualcuno ha deciso quella sosta e detto ai musicanti di suonare il brano del film Il padrino – spiega Musumeci -. Noi adesso vogliamo capire chi sia stato il regista e se ci sia stata una correlazione col voto in consiglio comunale». Il riferimento è all’approvazione da parte dell’assise cittadina dell’immediata esecutività del bilancio che alla fine dello scorso novembre sbloccò i fondi per i festeggiamenti. Senza quei voti la festa sarebbe potuta saltare a causa dei mancati compensi per i portatori. «Dall’audizione del sindaco abbiamo tratto informazioni utili – puntualizza il presidente etneo -. Paternò è una città difficile, come lo sono molte altre. La mafia non la si scopre il 2 dicembre (giorno dell’annacata, ndr), si è manifestata in maniera allarmante negli ultimi 40 anni». 

Proprio il sindaco è stato il primo a essere sentito davanti ai membri della sottocommissione guidata da Musumeci. Un faccia a faccia durato 90 minuti in cui erano presenti la relatrice Margherita Ruvolo, e i deputati regionali Giuseppe ArancioGiorgio Assenza, Antonio Malafarina e Stefano Zito. «È stata l’occasione per chiarire alcuni punti che interessavano», esordisce il primo cittadino che poi prosegue annunciando una presa di posizione da parte della sua amministrazione per l’edizione del 2016: «Se continuerà a esistere – puntualizza – giorno 2 dicembre non sarà una data fatta di anarchia e piegata ai capricci di chi porta il cereo. Dovrà rientrare negli obiettivi della festa, ossia la devozione e l’identità paternese». Il passaggio potrebbe essere la realizzazione di un apposito regolamento: «Ci saranno regole più rigorose e un’organizzazione più rispettosa dei fini della festa. Abbiamo già liquidato i pagamenti per gli altri cerei e non per quelli oggetto dell’inchiesta».

I lavori dell’organo parlamentare, che ha in esame anche il cosiddetto caso Catania, proseguirà anche nelle prossime ore. Le audizione previste sono quelle del segretario generale del Comune, subentrato però soltanto all’inizio di marzo, e quelle dei consiglieri comunali Vito Rao, Ezio Mannino e Nino Valore. Con loro anche il comandante del corpo dei vigili urbani, Antonino La Spina, e la presidente del consiglio comunale Laura Bottino. Possibile anche la convocazione, in questo ultimo caso a Palermo, del presidente laico che guida la commissione che si occupa di organizzare i festeggiamenti.  

Salvatore Caruso

Recent Posts

In cinquemila a Palermo contro il patriarcato e la violenza di genere: «Con noi anche i nomi di tutte le persone uccise»

Alla fine erano più o meno cinquemila le persone che si sono unite al corteo…

1 ora ago

Messina, sequestrate due sale operatorie dell’ospedale Papardo per morti sospette

Due sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale Papardo di Messina sono state sequestrate dai carabinieri del…

18 ore ago

Catania, scoperta sala giochi abusiva: sanzioni per 132mila euro

Sanzioni per un totale di 132mila euro sono state applicate a Catania dalla polizia ai titolari di…

19 ore ago

Dalla rapina al revenge porn, 19 provvedimenti da parte della questora di Caltanissetta

Fogli di via, ammonimenti, avvisi orali e daspo urbano. La questora di Caltanissetta, Pinuccia Albertina…

19 ore ago

Cianciana, giudizio immediato per il 35enne che tentò di uccidere moglie e figli

Giudizio immediato nei confronti di Daniele Alba, meccanico di 35 anni di Cianciana, nell'Agrigentino, che…

22 ore ago

Ars, lo conferma anche la Cassazione: Giuseppe Bica resta deputato

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Nicola Catania confermando definitivamente l’elezione…

22 ore ago