Paternò, code inutili per esenzione ticket «Solo i disoccupati devono presentarsi»

Sin dalle quattro del mattino è un vero e proprio assalto quello che si sta verificando agli uffici per l‘esenzione del ticket del distretto sanitario 18 di Paternò, con sede in via Massa Carrara. Struttura che serve i Comuni di Paternò, Belpasso e Ragalna. Dallo scorso venerdì centinaia di utenti – giornalmente si registra la presenza di oltre 250 persone – si mettono in coda allo sportello per chiedere il rinnovo dell’esenzione del costo del ticket. Ma per molti anziani la fila potrebbe essere evitata, e in alcuni casi è inutile.

«Purtroppo i database dei medici di famiglia non sono del tutto aggiornati – spiega Mimmo Torrisi, direttore del distretto 18 – I nostri uffici avrebbero dovuto trattare solo le richieste per l’esenzione da parte dei disoccupati. Invece siamo stati presi d’assalto anche dai pensionati». Una categoria, quest’ultima, per la quale l’esenzione sarebbe dovuta avvenire in automatico grazie ai dati girati dall’Agenzia delle entrate ai medici di famiglia. Ma questo non è ancora avvenuto, e genera il problema.

«Ai nostri utenti che non sono disoccupati consigliamo di recarsi presso i loro medici curanti tra qualche giorno – spiegano i dipendenti dell’ufficio esenzione del distretto di Paternò – Nell’ipotesi che debbano farsi prescrivere dei controlli o delle medicine. In questo modo i database saranno aggiornati». Dati alla mano sono oltre seimila le famiglie del distretto che hanno diritto all’esenzione. Di queste circa cinquemila sono i nuclei familiari esenti per ragioni legate alla disoccupazione. 

Le code iniziano sin dalle prime ore del mattino, in modo da essere tra i primi a presentarsi agli uffici dell’esenzione ticket. Una 32enne, al settimo mese di gravidanza, è rimasta in piedi per ore: «Sono cose che succedono solo Paternò – si lamenta la donna – In fila allo sportello (è 75esima, nda) una signora mi guarda, si rivolge al medico indicandomi e dicendogli “Dottore, ma questa signora è in gravidanza, non dovrebbe avere la precedenza?” Il medico mi guarda, alza le spalle e mi dice: “Signora, provi lei a dirlo a queste persone, sempre se non la uccidono“. E poi è andato via».

«Finora nessun utente che si è presentato ai nostri uffici è stato rimandato indietro – spiegano dallo sportello che accoglie le domande di esenzione – Raccogliamo tutte le richiese e poi controlliamo chi potrà usufruire dell’esenzione e chi no». Nel distretto di Paternò gli uffici sono aperti da lunedì a sabato dalle 9 alle 13, e anche il pomeriggio ma solo dal lunedì al venerdì. Uffici aperti dal lunedì al venerdì anche nelle sede Asp di Belpasso, che si trova nella piazza attigua al palazzo comunale. 

Salvatore Caruso

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