Paternò, ancora vandali in azione nelle scuole Tra le ipotesi si valuta vigilanza privata armata

Da quasi tre mesi, all’inizio di ogni settimana,  si fa la conta dei danni subiti dalle scuole di Paternò dopo i raid di vandali e ladri. Gli ultimi fatti in ordine cronologico si sono registrati questo fine settimana ai danni del plesso scolastico di via Libertà, dove trovano ospitalità le aule dell’istituto comprensivo Nicolosi e la sezione dell’infanzia e della primaria del secondo circolo didattico Giovanni XXIII.  

Nella struttura, oltre a rompere gli infissi interni, i malviventi hanno rubato tre lavagne elettroniche staccandole dai supporti, effettuato i bisogni fisiologici a terra, e otturato i bagni con i resti di alcune mele che erano conservate nel frigo. Gli autori hanno anche scarabocchiato i muri e i banchi con frasi oscene. «La situazione è davvero drammatica – spiega Mara Signorello, responsabile del plesso – ormai è un bollettino di guerra e ogni fine settimana è una tragedia senza fine. Vogliamo interventi immediati e risolutivi». Assaltato anche l’istituto comprensivo Don Milani che si trova in piazza Civiltà del Lavoro. In quest’ultimo caso i ladri hanno trafugato la macchinetta del caffè e quella delle merendine.

Non è andata meglio nelle aule e nei magazzini della G.B.Nicolosi. Qui sono stati trafugati un video proiettore e un box audio. Distrutto il controsoffitto del corridoio che dalle aule porta in palestra. «Purtroppo ci siamo resi conto che la video sorveglianza non produce alcun effetto deterrente – racconta a MeridioNews la dirigente della G.B.Nicolosi Giusy Morsellino – siamo inermi e costretti a portare a casa tutto quello che potrebbe avere un valore. In sinergia con la dirigente della Giovanni XXIII e con il Comune, il quale dovrà venirci incontro aiutandoci economicamente, stiamo lavorando per aver la vigilanza privata armata». 

Il ricorso alle agenzie private sembra la soluzione più adatta nel centro paternese. La scuola media Virgilio, il comprensivo Giuseppe Marconi e la stessa sede centrale della G.B.Nicolosi hanno già ingaggiato diversi vigilantes, e così da mesi non si registrano furti o vandalismo. Sugli ultimi avvenimento indagano i carabinieri del comando locale. I militari nel sopralluogo effettuato hanno trovato lungo il corridoio un vecchio modello di telefonino, che con molta probabilità apparterebbe ad uno dei ladri che ha visitato il plesso di via Libertà. Tra danni e oggetti rubati scuole e Comune dovranno sborsare almeno 3mila euro per ripristinare il tutto. «Stiamo riscontrando una certa impotenza da parte delle autori competenti – spiega una mamma di un’alunna della G.B.Nicolosi -. Ho la sensazione che le istituzioni siano rassegnate». Ironica invece la signora Agata, madre di due bambini che frequentano la scuola Giovanni XXIII: «A Settembre, quando ricomincia la scuola, troveremo solo i muri della scuola».

Salvatore Caruso

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