Ancora una finale per Mamme in Comune, il comitato di mamme che – in stretta collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Paternò e la Dusty, società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti in città – ha partecipato, per il secondo anno consecutivo, all’iniziativa della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Così le donne hanno presentato un proprio progetto, come fatto l’anno scorso, con l’obiettivo di educare gli studenti delle scuole alla raccolta differenziata. Il progetto Differenziamoci 2015 era valso loro il primo premio in Italia e a Bruxelles e quest’anno le Mamme in Comune puntano a fare il bis. La cerimonia di premiazione per i progetti del 2016 si terrà venerdì 31 marzo nella sala giunta del Comune di Napoli.
«Le azioni promosse dal Comitato paternese – si legge fra le motivazioni che hanno indotto la commissione giudicatrice a inserire il progetto tra i primi tre finalisti – costituiscono un esempio di come un gruppo di cittadini può organizzare un’azione volta a sensibilizzare pubblici diversi (alunni delle scuole, concittadini, clienti dei supermercati) e attirare l’attenzione dei media locali». Una seconda nomination che lascia incredula la presidente di Mamme in Comune Nerina Palazzolo, per la quale il lavoro del «nostro comitato sta ottenendo dei riscontri positivi. Puntiamo ad avere una corretta educazione ambientale per un mondo più pulito e, dunque, più sano domani».
Tante sono state le iniziative sostenute nel tempo dalle Mamme in Comune. Dalla Eco-conference, con l’obiettivo di invitare i cittadini ad aderire alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (utilizzando anche le pratiche suggerite dal decalogo sulla spesa eco-sostenibile), all’iniziativa Lascia qui il tuo imballo, che ha visto diversi punti informativi nei supermercati aderenti (in cui si consegnavano anche le borse ecologiche per trasportare i prodotti acquistati senza dovere utilizzare le buste di plastica). Felice per il risultato anche l’assessora alla Pubblica istruzione Valentina Campisano: «Quando la presidente del comitato Mamme in Comune mi ha dato la notizia non riuscivo a crederci – dichiara a MeridioNews – Dopo lo straordinario successo dello scorso anno, la città di Paternò è protagonista anche nel 2016 nel mondo dell’educazione e sensibilizzazione sul tema dei rifiuti. Il lavoro che è stato fatto in questi anni mi induce a sperare che davvero nella nostra città possa radicarsi la cultura del rispetto dell’ambiente».
Ma la questione spazzatura a Paternò non è sempre stata un capitolo felice. La giunta comunale ha approvato una delibera per ricorrere contro il piano finanziario della Simeto-Ambiente. Che prevede a carico del Comune di Paternò il pagamento di un debito di 5.379.914,09 di euro, maturati nel periodo in cui l’amministrazione faceva parte dell’Ato 3 Ct, assieme ad altri 17 Comuni. In quegli anni il municipio avrebbe maturato questo debito, secondo Simeto-Ambiente, nei confronti del consorzio Simco, la consorziata incaricata di svolgere il servizio di raccolta. Paternò non avrebbe pagato la propria quota relativa alle fatture emesse da Simco per il servizio reso. «Ciò che contestiamo non sono chiacchiere, ma crediti che la Simeto- Ambiente ritiene di avere nei nostri confronti – dice il sindaco Mauro Mangano – dimenticando, forse, di avere un debito con il Comune di Paternò di circa 20 milioni di euro». Altri Comuni sono chiamati a saldare i presunti debiti nei confronti di Simco: Adrano (3.414.591,83), Biancavilla (2.615.787,50), Misterbianco (1.228.290,83), Santa Maria di Licodia (1.220.164,11), Motta Sant’Anastasia (856.509,30), Belpasso(450.884,38), San Pietro Clarenza (219.424,15), Ragalna (191.862,64).
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