Una macchina senza assicurazione e con una targa non propria, rifiuti lasciati ai bordi della strada e la scoperta di contatori Enel con appositi sigilli strappati. È il bilancio di una specifica attività investigativa messa in atto dagli agenti della polizia municipale di Paternò, a seguito di una segnalazione giunta alla centrale operativa che la informava della presenza di una mini discarica sulla scalinata di via Rocche ad angolo con via G.B. Nicolosi. I vigili urbani hanno effettuato un controllo con gli operatori della Dusty.
A seguito della verifica del contenuto dei sacchetti dell’immondizia è stato possibile ricavare i nomi dei due presunti responsabili del deposito di rifiuti. Per entrambi sono stati emessi verbali per 300 euro ciascuno, per avere violato l’ordinanza sindacale del 2020 che dispone precise direttive sul conferimento della spazzatura. Il controllo ha portato anche a un approfondimento di indagine nei confronti dei due uomini. È stata accertata la manomissione dei sigilli a due contatori Enel; scattate le verifiche per accertare l’eventuale prelievo di fornitura elettrica abusiva. Le due persone sono in affitto nelle case dove vivono. I vigili urbani stanno accertando l’eventuale responsabilità anche dei proprietari degli immobili in riferimento alla manomissione dei contatori e all’eventuale furto di energia elettrica.
Nel corso dell’attività di indagine è emerso un altro illecito. È stata trovata, infatti, un’auto in sosta davanti l’abitazione di una delle due persone controllate. Il mezzo era sprovvisto di assicurazione ed è stato sottoposto a sequestro amministrativo con una multa pari a 866 euro; tolti anche 5 punti alla patente del proprietario. L’auto era anche priva di revisione ed è stata disposta una multa di 346 euro. Gli agenti della municipale hanno appurato che la targa con la quale l’auto circolava apparterebbe a un altro mezzo. L’illecito è stato sanzionato con 2046 euro di multa, applicato il fermo amministrativo per tre mesi e successiva confisca dell’autovettura. Adesso il proprietario dovrà dimostrare la provenienza di macchina e targa e rischia una denuncia per riciclaggio.
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