Passante e anello ferroviario, ecco lo stato dell’arte Palazzo: «A breve il prolungamento di viale Francia»

Tempi brevi per iniziare i lavori in viale Francia, medi per vicolo Bernava, e lunghi per la fermata Lazio. Queste alcune delle indicazioni dell’ingegnere Filippo Palazzo, responsabile di Rete Ferroviaria Italiana dei lavori nell’area di Palermo, che ha aggiornato il cronoprogramma di alcune opere connesse ai lavori del passante e dell’anello ferroviario, nel corso di un incontro su mobilità e riqualificazione urbana organizzato dal deputato nazionale del M5S Adriano Varrica.

Nello specifico, ecco un riassunto dello stato dei cantieri aperti o ancora da aprire: relativamente alle opere attinenti al passante ferroviario, iniziamo dal tappo di vicolo Bernava, dove un imprevisto geologico impedisce da anni di scavare gli ultimi 60 metri di galleria. E’ attualmente in corso il secondo bando di gara (il primo è andato a vuoto qualche settimana fa) per la demolizione degli edifici lesionati, stavolta aperto a tutte le aziende interessate. «L’avviso di gara – spiega Palazzo – è stato pubblicato il mese scorso e le offerte dovranno pervenire entro il 29 novembre. Nel giro di un paio di mesi si faranno gli accertamenti previsti dalla legge, per poter pervenire entro il primo trimestre 2020 all’effettivo avvio dei lavori».

Strettamente collegato a questo cantiere c’è quello della fermata Papireto in via Imera. Dato che da questo cantiere accederanno i mezzi che scaveranno la galleria sotto vicolo Bernava, per andare avanti col completamento se ne parlerà tra almeno un anno. Sono invece ampiamente in corso i lavori per l’attrezzaggio del secondo binario nella tratta Notarbartolo-Francia: le opere civili dovrebbero concludersi a fine 2020, poi ci vorranno circa sei mesi di collaudi.

Discorso più lungo per la fermata Lazio, che «non è stralciata, sarà l’ultimo appalto che partirà, visto che i progetti hanno bisogno di un minino di programmazione, e quindi diamo priorità al raddoppio dei due tratti rimasti a binario semplice, cioè Orleans-Lolli e Notarbartolo-Francia». Ricordiamo anche la necessità di interrompere a fasi alterne la circolazione sui due binari (che in quel punto si trovano su livelli sfalsati) per consentire la realizzazione della struttura sotterranea.

Ci sono poi le opere in superficie ed accessorie. Tra queste è agli sgoccioli la sistemazione della parte comunale di via Monti Iblei che «sarà restituita alla cittadinanza nel giro di qualche settimana», e c’è l’impegno di Palazzo a convincere la ditta ad asfaltare anche la semicarreggiata non interessata dai lavori. Per la parte di competenza Rfi (attualmente delimitata da una recinzione), andando oltre la semplice previsione concordata col Comune di una definizione della superficie a verde, «noi – specifica l’ingegnere – abbiamo avanzato delle ipotesi per migliorare questa sistemazione. Stiamo proponendo a Comune ed associazioni un nuovo modo di intendere questi spazi, in maniera tale da avere poi qualcuno che possa curare nel tempo queste superfici. Pensiamo di attrezzarle con aree gioco e fitness lungo un percorso ciclopedonale, lungo tutto il tratto di ex sedime ferroviario dal ponte di via Belgio allo spiazzo oltre via Stazione di San Lorenzo, ma che potrà essere esteso ad altre aree». Discorso simile per il ripristino di via Pietro Ermelindo Lungaro, dove gli operai realizzeranno le stesse opere effettuate in via Monti Iblei appena saranno terminate lì. 

Buone notizie inoltre per il prolungamento di viale Francia fino a via Pietro Nenni, con gli espropri (parte del giardino di una villetta e un parcheggio privato condominiale) già effettuati, per i quali si attende solo l’immissione in possesso. I lavori per l’allargamento e la congiunzione con la via Nenni dovrebbero partire entro fine anno. Come concordato un mese fa con l’amministrazione comunale, all’intersezione con via Monti Iblei verrà realizzata una rotatoria.

Precisazioni anche sul fronte del tormentato anello ferroviario: riguardo alla fermata di via Sicilia, a marzo 2020 riprenderanno i lavori propedeutici alla ripresa delle operazioni di cantiere vere e proprie che partiranno a giugno, con la contestuale interruzione della linea. Una volta demolito il vecchio scatolare si procederà con la realizzazione di locali e discenderie fino a maggio 2021, quando sarà liberata la via. Confermato invece il cronoprogramma già noto per i cantieri in via Emerico Amari e piazza Castelnuovo, con l’eliminazione di tutti i cantieri previsti su superficie stradale in quel tratto (eccetto la discenderia di piazza Sant’Oliva) entro fine settembre 2020.

Infine un aggiornamento sul secondo stralcio Politeama-Notarbartolo, per il quale è in corso la progettazione definitiva che sta eseguendo Italferr su incarico di Rfi. Ed in queste settimane si sta lavorando a livello nazionale per l’assegnazione da parte del Ministero dei Trasporti alla stessa Rfi dei 100 milioni necessari all’esecuzione dell’opera, che sono già stati stanziati.

Massimo Gucciardo

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