Saracinesche abbassate in molti supermercati in Sicilia. Sarà una due giorni di quasi sciopero generale grazie a un fronte comune tra lavoratori e aziende della grande distribuzione. Lo stop scatterà il giorno di Pasqua e per il lunedì dell’Angelo. I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil avevano avanzato una precisa richiesta al presidente della Regione: «A fine marzo abbiamo scritto sia a Nello Musumeci che al presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando – spiega a MeridioNews la segretaria Cgil Monja Caiolo – Chiedevamo un intervento immediato per disporre la chiusura dei supermercati per le festività, anche considerando l’istituzione della zona rossa».
Da palazzo d’Orleans però nessuna ha risposto. «Il 31 marzo è stata firmata l’ordinanza che, però, non dispone nulla per i supermercati – continua Caiolo – I lavoratori del commercio del settore alimentare continuano a essere ad alto rischio contagio, avevamo chiesto anche le chiusure per le domeniche e i festivi oltre alla riduzione dell’orario lavorativo durante la settimana». Dal silenzio delle istituzioni si passerà quindi alle braccia incrociate dei lavoratori. I sindacati, in una nota congiunta, sottolineano che «quando si sono dichiarate prioritarie alcune categorie di lavoratori ai fini della campagna vaccinale, non sono stati fatti rientrare i lavoratori del commercio. Che, proprio in virtù dell’attività essenziale svolta anche durante il lockdown, rientrano tra i più esposti».
Rimarranno chiusi i punti vendita a marchio Crai, Sisa, Decò, Famila, Superconveniente, Il Centesimo, PaghiPoco, Max, Non Solo Cash, Prezzemolo e Vitale, la Coop e la Conad. Chiuderanno a Pasqua, ma saranno aperti con chiusura anticipata per Pasquetta, i Penny Market (fino a mezza giornata) e i Lidl (fino alle 19). I supermercati che rimarranno aperti
saranno solamente
Ard ed Eurospin. Altri negozi, invece, pur non appartenendo alla distribuzione alimentare, rimarranno chiusi: si tratta di Unieuro, Zara, Kasanova e la Rinascente.
Dopo lo scandalo giudiziario che ha travolto la Regione, con l’indagine della procura di Trapani che ha portato alle dimissioni dell’ormai ex assessore alla Salute Ruggero Razza, in Sicilia i numeri sui contagi sono saliti in maniera preoccupante. Da tre giorni gli infetti giornalieri hanno superato quota mille. Palermo è a un passo dalla zona rossa, almeno stando al rapporto tra positivi e popolazione residente.
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