«La dignità spesso non dimora a Partinico, eppure bisogna crederci ancora». Tanta l’incredulità dell’ingegnere partinicese Salvo Viola di fronte alla scoperta di stanotte di due pullmini del Comune utilizzati per il trasporto dei disabili dati alle fiamme. Un atto che, nel quadro di una situazione di dissesto, per l’ingegnere e molti altri concittadini appare come un chiaro «segnale intimidatorio nei confronti della comunità intera». L’ingegnere, il cui nome spicca nella dirigenza provinciale di Fratelli d’Italia, si professa accanto agli amministratori, con la speranza che anche dagli oppositori arrivino adesso solidarietà e critiche per un gesto simile.
La sua solidarietà va anche «ai bambini che hanno perso dei mezzi di trasporto, agli operatori del settore ed al nostro coraggioso sindaco Maurizio De Luca – continua Viola -. Sono accanto a tutti i partinicesi che non perdono mai la speranza e chiedo ai tanti amici (che frequentano la piazza virtuale di FB) di non lasciarsi condizionare dal clima di odio, alimentato dai soliti noti: continuiamo a lavorare insieme per la collettività perché noi siamo migliori di come ci hanno costretto a vivere».
Dure anche le parole del primo cittadino, il primo a dare notizia di quanto accaduto: «Solo i vigliacchi colpiscono i più deboli», la sua prima stilettata. Un punto di vista, quello del sindaco, che sposa palesemente l’ipotesi che si sia trattato di un gesto mirato. L’episodio è stato denunciato alle autorità, che adesso sono a lavoro per raccogliere ogni elemento utile a ricostruire la dinamica che ha portato ai due roghi. «Un atto così vile non può non definirsi come un attacco al cuore di Partinico. Serve tutta la forza delle istituzioni per rispondere», aggiunge De Luca, augurandosi anche lui uno schieramento politico compatto nella condanna di quanto successo.
«In questi giorni l’amministrazione comunale sta avviando il piano di risanamento che impone scelte difficili per garantire un futuro a questa comunità, ci stiamo battendo per far uscire la città dal vecchio sistema dei rifiuti e riorganizzare l’amministrazione, rompendo con i vecchi criteri che hanno portato il Comune al dissesto finanziario – spiega -. Abbiamo già trovato segnali intimidatori anche in altri settori dell’amministrazione. Ma questo è veramente inaccettabile. Andremo avanti con maggiore forza. Non l’avranno vinta. Poco dopo aver appreso la notizia, ho chiamato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci».
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