Partecipate, martedì il confronto tra sindacati e Orlando Focus su Amat e Rap: «Fare squadra, no a interventi spot»

«Ci aspettiamo che riparta il dialogo e che si passi ad azioni concrete con la speranza che stavolta il sindaco ci ascolti». Un anno, tanto c’è voluto per far sedere allo stesso tavolo Comune e sindacati e discutere dello stato di salute delle partecipate. Un incontro atteso da tempo dalle organizzazioni dei lavoratori e, finalmente, ieri la conferma del vertice previsto martedì prossimo a Palazzo delle Aquile con i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e il sindaco Leoluca Orlando. Sul tavolo i nodi più urgenti: dai bilanci in fibrillazione delle aziende, una su tutta l’Amat alle prese con la difficile missione di far quadrare conti con un buco di 48 milioni di euro, alle difficoltà nella gestione dei rifiuti da parte di Rap, o altre criticità come la mobilità del personale Reset gestita finora «con la logica dell’emergenza». I fabbisogni e i piani industriali delle singole aziende «non sono mai stati oggetto di condivisione con le organizzazioni sindacali aziendali e di categoria bensì effetto di disposizioni unilaterali dell’amministrazione – sottolinea Enzo Campo segretario generale Cgil Palermo – La mancata gestione di un processo così complesso, che riguarda circa 8 mila lavoratori, aggravata da un management inadeguato, ha prodotto effetti negativi sulle singole aziende e sui servizi erogati».

Il tema delle partecipate, per i sindacati, si lega a quelli del lavoro, della precarietà, degli appalti pubblici e della crisi nel settore dell’edilizia a Palermo. A partire dai cantieri infiniti sparsi per la città, come il passante ferroviario: nei giorni scorsi la doccia fredda dopo l’annuncio, in realtà ormai scontato, della Sis di rescindere il contratto lasciando per strada, tra novembre e gennaio, 216 operai. «La Sis consegna l’opera senza averla mai ultimata – afferma Campo – mentre noi aspiriamo a opere pubbliche che diano lavoro ampliando allo stesso tempi i servizi per i cittadini. Non vogliamo soltanto denunciare, ma desideriamo anche che la condizione cambi». Osservata speciale sarà certamente l’Amat con i conti in rosso: tutta ‘colpa’ della direttiva con cui, il primo cittadino, ha stralciato dal suo bilancio 48 milioni di euro: 28 milioni sono crediti attesi dal Comune ma mai incassati, e altri 20 ricevuti e ora da restituire per i chilometri non effettuati come previsto dal contratto di servizio. In attesa del nuovo piano industriale, ora si teme per la continuità aziendale, già provata dalla gestione del tram.

Campo pone l’accento anche sull’Amap e la questione della distribuzione idrica: «Adesso il tema non è più la quantità d’acqua ma le opere di adduzione che devono essere realizzate al più presto. A Scillato, per esempio, sembra che, dopo le nostre denunce, andrà in appalto per circa 4,3 milioni di euro, finanziati dalla regione, la realizzazione dell’acquedotto, a cui si aggiunge un altro milione quale quota di compartecipazione dell’azienda». Un viatico per scongiurare in futuro l’emergenza idrica a Palermo, ma rimangono ancora altri interventi da realizzare per ammodernare le infrastrutture già esistenti. «Sarà la volta buona per manifestare le nostre preoccupazioni sul sistema delle partecipate e dei servizi ai cittadini – ribadisce Gianni Borrelli della Uil Sicilia – Con Orlando vogliamo creare una squadra che possa affrontare i nodi di tutte le aziende, creare sviluppo e mettere al centro del confronto le infrastrutture con risorse pubbliche». Borrelli pensa soprattutto alla Rap e al problema dello smaltimento dei rifiuti con la differenziata ferma al palo, la sesta vasca satura e la settima ancora un miraggio.

Dopo un braccio di ferro spossante tra Comune e Regione, alla fine l’assessorato ha dato il tanto atteso via libera ai lavori di ampliamento della sesta vasca nella discarica di Bellolampo. L’azienda si è già messa in moto per la realizzazione delle due varianti che scongiureranno un’ennesima emergenza ma solo per i prossimi 8 mesi. Nel frattempo, il governo regionale dovrà correre per consegnare in tempo la settima vasca perché i tempi sono risicati: «Il ritardi legati alla sesta vasca e i lavori per la settima – aggiunge Borrelli – faranno pare dei punti all’ordine del giorno che affronteremo col sindaco». «La riunione di martedì prossimo – insiste il segretario generale della Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana – avrà un’importanza fondamentale perché il sindaco deve puntare complessivamente allo sviluppo di questa città, e deve dire basta a Interventi spot che non possono più essere oggetto di una interlocuzione con il sindacato».

Antonio Mercurio

Recent Posts

Strage sul lavoro a Casteldaccia, parla operaio sopravvissuto: «Sentito i colleghi gridare»

«All'improvviso ho sentito i miei colleghi che gridavano, e ho dato subito l'allarme. Mi sento…

5 ore ago

Strage Casteldaccia, il comandante dei vigili del fuoco: «Con le precauzioni, non avremmo cinque morti»

«Se fossero state prese tutte le precauzioni non avremmo avuto cinque morti». Risponde solo la…

5 ore ago

Strage Casteldaccia, i cinque operai morti uno dietro l’altro calandosi nel tombino

Sarebbero morti uno dietro l'altro i cinque operai, calandosi in un tombino dell'impianto fognario. È…

6 ore ago

Strage sul lavoro a Casteldaccia, i cinque operai morti soffocati per intossicazione. A dare l’allarme un sopravvissuto

Sarebbero morti per intossicazione da idrogeno solforato che provoca irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento…

7 ore ago

Cinque operai morti e un ferito grave nel Palermitano: stavano facendo lavori fognari

Il bilancio è di cinque operai morti e un ferito grave. Secondo una prima ricostruzione,…

8 ore ago

La mamma di Denise Pipitone ha trovato cimici funzionanti in casa: «Sono dello Stato o di privati?»

«Sapete cosa sono? Scrivetelo nei commenti, vediamo chi indovina». È con una sorta di indovinello…

8 ore ago