Il 2005 è stato proclamato “Anno europeo della Cittadinanza attraverso l’Istruzione”, eppure in Italia siamo ancora lontani dalla Direttiva di Maastricht 1992 che prevedeva per ogni cittadino europeo una formazione in due lingue comunitarie, oltre alla propria lingua materna. Infatti alla Riforma Moratti che introduceva 2 lingue per 3 ore settimanali dal secondo ciclo in poi, è stato aggiunto, lo scorso 17 ottobre, l’articolo 25 che dà la paradossale facoltà di poter rinunciare alla seconda lingua in favore dell’inglese. Cosa che avverrà per la maggior parte dei casi visto l’esiguo monte orario.
E’ chiara la volontà del legislatore di voler ostacolare l’apprendimento delle lingue comunitarie ovvero la possibilità di sentirsi Cittadini d’Europa e di voler “demotivare” chi si prefigge l’obiettivo nobile di diffondere lingue comunitarie diverse dall’inglese. Ciò nonostante le Facoltà di Lingue sono strapiene e la voglia di comunicare o di vedere film o leggere e navigare in rete in lingua originale cresce sempre più tra le nuove generazioni, anche grazie ai progetti di cooperazione transnazionali come Erasmus, Leonardo, Comenius e il Servizio Civile Internazionale che permettono a molti giovani di trascorrere fino ad un anno di studio o lavoro in un paese dell’U.E.
Proprio dall’esigenza di curare il dialogo e lo scambio culturale in lingua, un gruppo di docenti, nello specifico di lingua2 tedesco, attivi in ambito scolastico e universitario hanno appena fondato – con il sostegno del Goethe Institut e dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania – l’ACIT di Catania: Associazione Culturale Italo-Tedesca che ha per fine la promozione e la diffusione della lingua e cultura tedesca. Sono
già in programma videoforum, conferenze, concerti, aggiornamento, orientamento nelle scuole ecc.. per tutti coloro che sono entusiasti di cultura europea plurilingue, in particolare dell’area di lingua tedesca, e con la volontà di collaborare con le Associazioni e Istituti che diffondono Lingue e Culture.
Da tempo si sentiva l’esigenza di un luogo di riferimento per la ricerca e la diffusione in ambito germanista a Catania e provincia, così come la collaborazione delle Facoltà di Lingue, Lettere e Scienze Politiche della città etnea e quella della Comunità Evangelica Luterana di Sicilia dimostra.
Crediamo che mai come ora si senta il bisogno di comunicare in diverse lingue tante sono le occasioni di scambio. E non solo negli ambienti accademici, ché le scuole sono già luogo di incontro di diverse culture; ma soprattutto andando per strada o al mercato, dove sentiamo parlare lingue straniere (non solo indoeuropee) e insieme familiari, così come scrive Lea Melandri su D di Repubblica: spesso sono proprio i suoni e le
intonazioni dal significato incomprensibile a tracciare le linee di un paese che ci accomuna agli esseri umani, al di là delle culture e delle appartenenze diverse.
Proprio dai paesi di lingua tedesca si può apprendere come nell’ambito dell’Istruzione sia importante un progetto autentico e lungimirante d’integrazione e dialogo tra le varie culture.
Quest’estate il Convegno internazionale dei docenti di lingua tedesca a Graz è stato dedicato alla lingua come luogo d’incontro, accoglienza, scambio e offerta di Cittadinanza.
Ci piace concludere con le parole del pacifista altotesino Alex Langer il quale affermava: parlare più lingue è una condizione pratica e metaforica che ti consente di essere qui e altrove. Si è tante volte uomini quante lingue si conoscono.
[L’autrice di questo articolo, è docente di tedesco nelle scuole medie superiori. Per mettersi in contatto con l’ACIT di Catania, scrivere a: acitcatania@yahoo.it ]
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