Il presidente nazionale dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche (Aigae) Davide Galli interviene a seguito delle rivelazioni di MeridioNews sul presunto piano per aggredire sotto casa il nostro giornalista Francesco Vasta. I suoi lavori si erano concentrati sul monopolio del turismo sul vulcano da parte del patron di Funivia dell’Etna, Francesco Russo Morosoli, e sul concorso di maggio 2018 per diventare guida dell’Etna, inquinato dallo scandalo parentopoli.
«A nome delle guide ambientali-escursionistiche che rappresento esprimo la massima vicinanza al giornalista e alla redazione di MeridioNews, oltre alla stima per l’importante e coraggioso lavoro di inchiesta che stanno svolgendo su tanti fronti», scrive il presidente Galli. «Aigae sottolineava già da tempo le enormi anomalie, oltre alle forzature evidenti nei tentativi, da noi bloccati, di leggi e ordinanze attraverso cui il Collegio regionale delle guide alpine e vulcanologiche cercava di assegnarsi esclusive nell’accompagnamento escursionistico e di creare veri e propri recinti protezionistici a favore delle guide vulcanologiche».
Davide Galli critica poi apertamente l’attuale presidente del Collegio siciliano delle guide, Cesare Cesa Bianchi, subentrato a Biagio Ragonese lo scorso gennaio, dopo che quest’ultimo era stato travolto dall’inchiesta sulla parentopoli. L’ex presidente delle guide vulcanologiche – accusato di associazione a delinquere e abuso d’ufficio – e le guide Orazio Distefano e Antonio Rizzo, componenti del consiglio direttivo del Collegio, avrebbero secondo la procura di Catania «modellato in base alle esigenze dei proprio figli il percorso della prova pratica» del concorso di maggio 2018. I tre giovani sono poi risultati effettivamente vincitori della prova, divenendo guide vulcanologiche, l’unica figura professionale esistente autorizzata a condurre turisti sui crateri di Etna e Stromboli.
«Gli abusi e l’idea monopolista – afferma Galli – affondano le radici nell’atteggiamento anche dei vertici nazionali delle Guide alpine, quando ancora era presidente nazionale Cesare Cesa Bianchi che aveva sostenuto l’azione politica dei tanti poi finiti sotto inchiesta. Lo stesso Cesa Bianchi è stato poi però nominato presidente del Collegio in Sicilia, a seguito degli scandali legati alle presunte irregolarità negli esami delle guide vulcanologiche, come abbiamo appreso a gennaio 2019 da un comunicato “indimenticabile” – attacca il presidente Aigae – in cui la parentopoli è stata ridotta a poche vaghe parole, le uniche pronunciate ufficialmente sull’argomento: “Un momento di difficoltà del Collegio”».
L’Aigae nazionale conclude invocando con urgenza «a tutela del libero mercato dell’accompagnamento escursionistico, il commissariamento esterno del Collegio siciliano e la massima chiarezza possibile, oltre ovviamente all’annullamento degli esami».
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