Otto denunciati e trentacinquemila euro di sanzioni amministrative nel cantiere del parcheggio Europa, controversa opera edilizia che prevede la realizzazione di una grande struttura in cemento sul mare con 397 posti auto e 8 botteghe commerciali. «Gravi violazioni connesse alla tutela della salute dei lavoratori» sono state rilevate ieri mattina nel cantiere di proprietà della società parcheggio Europa spa dai carabinieri della stazione piazza Dante che, insieme ai colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro e del Nucleo anti sofisticazioni di Catania hanno eseguito delle verifiche nell’omonima piazza Europa. Denunciati in stato di libertà, sono il titolare della Repin spa, società esecutrice dei lavori, l’imprenditore Walter Finocchiaro, e sette lavoratori i quali, secondo la nota diffusa dal comando provinciale dei carabinieri, «non facevano uso dei dispositivi di protezione individuale di cui erano dotati».
«Abbiamo già provveduto a ristabilire le condizioni di sicurezza secondo quanto rilevato dai carabinieri e il cantiere, che ha peraltro da pochi giorni superato la verifica del Cpt (Comitato paritetico territoriale per la sicurezza nei cantieri ndr) ha subito ripreso l’attività regolarmente» spiega il geometra Walter Finocchiaro, vicepresidente di Confindustria Catania e titolare della Repin che si dice «sereno» sulla situazione, perché si tratta «solo di una sanzione amministrativa senza conseguenze sul nostro lavoro». Tra i vari rilievi fatti dai carabinieri sottolinea come «solo quattro operai della Repin erano momentaneamente senza il casco di protezione: ma in questi giorni fa molto caldo e gli operai non erano in quel momento in attività». Gli altri tre lavoratori denunciati sono invece «operai delle ditte di movimento terra» specifica il comandante della compagnia dei carabinieri di piazza Dante, il capitano Francesco Falcone, che conferma: l’attività del cantiere è andata avanti regolarmente in quanto «si trattava di prescrizioni di sicurezza risolvibili in poco tempo, che non impedivano il proseguio della attività». Oltre alle situazioni di sicurezza dei lavoratori, all’interno del cantiere sono state rilevate dai carabinieri la mancanza di idonee misure per la prevenzione degli incendi, la mancanza di viabilità di cantiere e di idonei locali igienico sanitari, la mancata attuazione delle misure di prevenzione e sicurezza su ponteggi metallici al fine di evitare cadute dallalto, la mancata segnalazione delle situazioni di rischio per la sicurezza del cantiere, lomessa predisposizione di parapetti e tavole fermapiedi sui lati aperti del cantiere. Rilievi «a cui si è fatto subito fronte» commenta Finocchiaro.
Dalla parcheggio Europa spa, ditta titolare della concessione per la realizzazione del parcheggio che fa capo all’imprenditore Ennio Virlinzi, tengono intanto a precisare che «la sanzione è totalmente a carico della Repin, società esecutrice dei lavori e non della parcheggio Europa, come erroneamente titolato già da molti giornali» e che «l’attività prosegue regolarmente». La consegna? «A marzo del 2013, secondo la tabella di marcia» conferma il geometra Finocchiaro, che ci aggiorna sullo stato attuale dei lavori. «Abbiamo appena provveduto a interrare i servizi e abbiamo appena finito la realizzazione della prima parte dei corpi tecnici, e tra pochi giorni inizieremo i lavori per le fondamenta dei corpi tecnici dal lato mare».
Iniziato in project financing nel 2005, il parcheggio Europa fa parte dei nove parcheggi interrati in città previsti dal piano per l’emergenza traffico elaborato nel 2002 dall’allora commissario, il sindaco di Catania Umberto Scapagnini. Il cantiere è stato sequestrato dalla magistratura catanese nel 2007 al seguito dell’avvio di un procedimento penale per accertare la legittimità nella creazione delle botteghe all’interno di quattro dei nove parcheggi previsti. Il cantiere è stato dissequestrato solo nell’aprile del 2012, quando si è concluso il processo di primo grado a carico di Scapagnini insieme a Tuccio DUrso, ex direttore dellufficio speciale per lemergenza traffico, Mario Arena, Salvatore Fiore e Giovanni Laganà, componenti della commissione di valutazione, e i tre imprenditori Francesco Domenico Costanzo, Sebastiano Costanzo ed Ennio Virlinzi, legali rappresentanti di quattro dei nove parcheggi, rispettivamente in piazza Verga, via Asiago, piazza Europa e piazza Lupo. Il procedimento procede in appello, mettendo ancora una volta in discussione il futuro dell’opera.
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