Zamparini ha spiazzato tutti ancora una volta: Eugenio Corini resta l’allenatore del Palermo. Scongiurata, almeno per il momento, l’ipotesi esonero per il tecnico lombardo, confermato sulla panchina rosanero ieri sera al culmine di una giornata lunga e piuttosto convulsa. Una giornata caratterizzata, sul fronte rosanero, dal vertice-fiume tenutosi ad Aiello del Friuli, presso la residenza del patron, e al quale hanno partecipato il numero uno del club di viale del Fante, Corini e Nicola Salerno, ufficialmente da ieri nuovo ds del Palermo. E sarebbe stata proprio la mediazione del dirigente di Matera a «salvare» Corini. Prima di accordarsi con i rosanero (ha firmato un contratto di un anno e mezzo), l’ex ds di Cagliari e Leeds United aveva posto due condizioni: piena autonomia decisionale sul mercato senza interferenze da parte dei consulenti slavi di Zamparini e la conferma di Corini.
Il punto di vista di Salerno ha avuto un peso specifico notevole: il neo-ds rosanero, infatti, è riuscito a convincere Zamparini a fare retromarcia e a confermare Corini che, di fatto, nel pomeriggio era ormai un ex allenatore del Palermo. «Crediamoci tutti insieme, possiamo fare l’impresa – ha dichiarato Salerno a Tuttomercatoweb – Uniti si può». Uniti con Corini che «è l’allenatore del Palermo». Nel giro di un’ora sono cambiati gli scenari. Il patron, orientato verso la soluzione dell’esonero maturata già dopo la gara di Empoli al termine della quale aveva contattato nuovamente De Zerbi incassando però il «no» dell’ex tecnico del Foggia, ha riflettuto. Il presidente si è confrontato con Salerno e ha deciso, salvo ulteriori ripensamenti, di dare fiducia al Genio.
Sarà Corini a guidare la squadra in settimana durante gli allenamenti e sarà lui a sedersi in panchina domenica nella gara interna contro l’Inter. La sconfitta rimediata contro il Sassuolo, la quarta in sei partite, sembrava l’ultimo atto della sua gestione e invece non è stata fatale all’ex capitano rosanero. Le opzioni alternative, tornate d’attualità nelle ultime ore, restano solo sullo sfondo. Sia De Canio che Ballardini (il tecnico ravennate, che ha lavorato a Cagliari con il ds Salerno, ieri era a Palermo ufficialmente per impegni personali) non sono spariti dai radar ma adesso fanno parte di un piano B. Il piano A fa rima con continuità e, di conseguenza, con il lavoro di Eugenio Corini.
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