Ucciso a colpi di arma da fuoco durante un agguato avvenuto a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, a 20 chilometri dal capoluogo. La vittima, Lillo Saito, era all’interno della propria auto, una Chevrolet Captiva, nella centrale piazza Provenzani, quando è stato raggiunto dai colpi di pistola. Sui fatti indagano i carabinieri.
A costituirsi per la morte di Saito, commerciante di 65 anni, è stato Angelo Incardona. Il 44enne si sarebbe presentato spontaneamente in caserma. Secondo le prime informazioni, sarebbe stato lui a esplodere diversi colpi contro la vittima che si trovava in auto. Nell’agguato sarebbero stati feriti anche i genitori di Saito, che però non sarebbero in pericolo di vita.
L’Agrigentino è ancora teatro di fatti drammatici dalle dinamiche, a quanto pare, analoghe. La morte dell’uomo arriva a distanza di 10 giorni dopo quella di Vincenzo Gabriele Rampello, ucciso a Raffadali. Per l’omicidio è stato fermato il padre della vittima Gaetano Rampello. Questo avvenimento era seguito a quello della strage di Licata, sempre in provincia di Agrigento, dove a essere uccisa era stata un’intera famiglia.
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