Pallanuoto, il Telimar punta al ritorno in A1 «Vogliamo riscattare opaca stagione scorsa»

«L’obiettivo è quello di tornare in A1 anche se il campionato che ci attende sarà durissimo perché tante squadre si sono strutturate». Non usa mezzi termini il presidente del Telimar, Marcello Giliberti che, a MeridioNews, confessa di puntare alla promozione. Una promozione che vorrebbe dire il ritorno nella massima serie del campionato di pallanuoto dopo ben undici anni di assenza. «In A2 c’è stata un’inversione di tendenza: molte squadre di A1 si sono depotenziate anche per motivi economici, così come nel girone nord di A2. Giusto nel girone sud le squadre si sono rinforzate e sei o sette formazioni possono puntare alla zona play off». Si punta comunque a fare bene e l’impegno, in tal senso, non mancherà: «Vogliamo riportare Palermo in A1 dopo più di dieci anni di assenza. Sarà difficile ma ce la metteremo tutta perché la squadra è ben strutturata e sta lavorando bene».

Il campionato di A2 inizia quest’oggi, con il Telimar che ospiterà alla piscina comunale la Roma Vis Nova. Tante, però, le avversarie su cui si dovrà avere la meglio per raggiungere i play off: «Le squadre più pericolose sono la Rari Nantes Salerno, che l’anno scorso è arrivata a gara 3 della finalissima play off e dirà certamente la sua. Anche il Latina si è attrezzato tantissimo con una serie di acquisti dall’A1, soprattutto romani. Ben attrezzato anche il Pescara così come Roma Vis Nova e Acquachiara, appena retrocessa». Non solo queste formazioni, però: «Anche le neopromosse, come il Crotone, possono dire la loro e lo abbiamo visto nel precampionato. Il campionato è molto aperto e non ci saranno risultati scontati. Probabilmente le altre due siciliane, Muri Antichi e Messina, sono un po’ meno complete rispetto alle altre e dovranno lottare contro tutte per la salvezza». Al di là delle avversarie, Giliberti è comunque soddisfatto del lavoro fin qui svolto dai suoi: «Sono abbastanza ottimista, la squadra segue bene il mister che sta lavorando alla grande e gestisce bene i ragazzi».

Tanti i volti nuovi a comporre la squadra, a partire dal nuovo allenatore: «Il primo rinforzo è stato il nuovo tecnico Zoran Mustur, che è una persona di grande esperienza, competenza e trasporto». In tanti, inoltre, sono arrivati a rinforzare la squadra: «Eravamo un po’ deboli in fase difensiva, soprattutto in porta e abbiamo preso Andrea Lamoglia che arriva dall’A1. Poi c’è anche un nuovo straniero, Jovan Saric, che ha grande potenzialità e uno straordinario carattere. In attacco è arrivato Massimiliano Migliaccio che ha giocato diversi campionati di A1, così come il giovane ligure Thomas Tabbiani». Il presidente, però, non dimentica chi della squadra faceva già parte: «L’organico – prosegue Giliberti – era comunque già competitivo. I nuovi innesti vanno ad aggiungersi al roster precedente composto da giocatori esperti e giovani talentuosi. Si è creata una bella miscela e i giocatori interagiscono bene e soprattutto si trovano bene in acqua».

La voglia di tornare in A1 dopo tanto tempo coincide con il trentennale della società, ma anche con le parole del ct della Nazionale, il palermitano Sandro Campagna, che spingeva affinché la città ritrovasse la massima serie. Il motivo principale, però, è anche un altro: «Hanno concorso una serie di fattori. La spinta dell’amico Sandro e della Federazione, che ci sensibilizzano costantemente a fare questo salto, sono state importanti. Questo dà entusiasmo. A me però è servito tantissimo il campionato deludente dell’anno scorso perché ci ha fatto capire che eravamo in una fase di caduta libera e quindi bisognava rimodulare l’entusiasmo». La promozione il Telimar l’ha già sfiorata qualche stagione fa, quando la sua corsa si fermò nella finale play off contro la Lazio: «Qualche anno fa avevamo sfiorato la promozione con una squadra giovanissima e bisognava non perdere il buon lavoro degli ultimi anni. Abbiamo la forza per disputare un campionato di vertice e, se riusciremo a tornare in A1, anche per restarci». A questo concorre anche l’ottimo lavoro che si sta facendo con le giovanili: «Abbiamo un’ottima base locale e stiamo lavorando molto sul vivaio. Quest’anno siamo completi un po’ su tutti i comparti, dall’under 12 all’under 14 fino ad under 15, under 17 e under 20, dove però siamo un po’ più deboli dell’anno scorso. Prendendo però i giusti giocatori da fuori – conclude un fiducioso Giliberti -, riusciremo a reggere l’onda d’urto dell’eventuale promozione in A1».

Luca Di Noto

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