Pallanuoto, il 24 marzo a Palermo Italia-Russia Il ct Campagna: «Qui una struttura meravigliosa»

È stato presentato quest’oggi al Telimar, presso la sede del Circolo sita all’Addaura, il match di World League tra Italia e Russia che si svolgerà il prossimo 24 marzo a Palermo. L’incontro, valido per la terza giornata del girone C, si giocherà presso la Piscina Olimpica e potrebbe dare agli azzurri la possibilità di approdare con un turno d’anticipo alla Superfinal, fase alla quale arrivano le migliori otto squadre al mondo. A prendere la parola per primo è stato il padrone di casa e presidente del Telimar Marcello Giliberti, che aveva già annunciato l’appuntamento con il Settebello qualche mese fa: «Sono orgoglioso, felice e onorato – spiega Giliberti –, questa è una grande attestazione di stima nei nostri confronti. La nostra è una società che si spende molto anche e soprattutto a livello giovanile. L’obiettivo è quello di tornare presto in serie A1, con qualche innesto di qualità nei prossimi anni potremo puntare al salto di categoria. Abbiamo instaurato una grande sinergia col Comune, il nostro impianto è stupendo e in futuro vorremmo ospitare anche altre manifestazioni».

Alle prese con lavori di ristrutturazione piuttosto significativi, quali la risistemazione del tubo di immissione della vasca esterna, la sistemazione degli spogliatoi e degli infissi e altri interventi, la piscina si sta, per così dire, rifacendo il look in vista dell’importante evento. A parlarne è stato l’assessore allo Sport Giuseppe Gini: «Questo è stato possibile grazie alla grande sinergia tra il Telimar e l’amministrazione. L’impianto è uno dei più belli in Italia, stiamo lavorando al suo restyling. Questo evento si inserisce in un grande momento che Palermo sta vivendo, da capitale dei giovani a capitale della cultura. Speriamo un giorno di essere anche capitale dello sport». In tema di lavori, inoltre, dalla prossima settimana si dovrebbe passare alla dichiarazione di agibilità di tutta la tribuna che conterà circa 950 posti a sedere.

Soddisfazione espressa anche da Giuseppe Marotta, consigliere federale e presidente onorario dell’Ortigia Siracusa e dal vicepresidente del Coni Sergio Parisi, la parola è poi passata al sindaco Leoluca Orlando che dopo una battuta in russo ha espresso tutto il suo orgoglio: «Ringrazio Sandro Campagna e il Telimar, anche se Marcello (il presidente Giliberti, ndr) fino a questa mattina mi ha tempestato di mail. Insieme stiamo cercando di accogliere nel migliore dei modi questo evento che è un pretesto per migliorare i nostri impianti. Noi palermitani abbiamo bisogno di un po’ di sana autostima». Il primo cittadino continua poi il suo intervento facendosi un augurio: «Abbiamo problemi e criticità, ma dobbiamo anche abituarci a narrare le bellezze di questo territorio. Il prossimo anno saremo capitale della Cultura, ma sarà anche l’anno europeo dei beni culturali. Il prossimo però non deve essere soltanto l’anno della cultura artistica. Dobbiamo mostrare le altre facce della cultura, per fare vetrina delle eccellenze che ci sono. Voglio invitare lo sport a fare un cartellone delle eccellenze sportive».

Infine è stata la volta di Sandro Campagna, commissario tecnico di quel Settebello che alle recenti Olimpiadi di Rio è riuscito a conquistare la medaglia di bronzo. «Ringrazio i padroni di casa che hanno reso questa due giorni palermitana molto proficua e stanno organizzando l’evento nei dettagli e in maniera impeccabile. Sono convinto che tutti i palermitani e i siciliani che verranno saranno contenti di partecipare. L’impianto è meraviglioso e sarà curato nei particolari». Palermitano di nascita, Campagna ha giocato per dieci anni con l’Ortigia Siracusa. Tecnico della Nazionale Italiana dal 2000, con una parentesi in Grecia dal 2003 al 2008, da allenatore ha conquistato un oro mondiale, un argento e un bronzo olimpici e un bronzo europeo. «Odio il commiserarsi e il piangersi addosso, penso che la lamentela sia l’alibi per il disimpegno e noi dobbiamo combattere la cultura dell’alibi, in tutti i settori». Il ct del Settebello dimostra comunque di essere molto legato alla sua terra d’origine: «La Sicilia è la mia vita, di Mondello ricordo ogni granello di sabbia anche perché mio nonno aveva una cabina qui. Siracusa è tutto per me. I miei migliori amici sono rimasti i miei vecchi compagni di squadra».

Luca Di Noto

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