Il Palermo e le Nazionali. Un rapporto che si è mantenuto costante negli ultimi anni, con il club rosanero che è stato una fucina da cui pescare per svariati commissari tecnici. Adesso, però, questo è diventato un problema: con la retrocessione in serie B, infatti, le finestre internazionali non prevedono lo stop del campionato come per la serie A. E questo, considerando che il Palermo ha in rosa tanti giocatori che fanno parte delle proprie Nazionali, sarebbe un problema, con la squadra costretta a rinunciare in diverse occasioni a tanti elementi. Il patron del club, Maurizio Zamparini, ha così scritto una lettera al presidente della Figc, Carlo Tavecchio, chiedendo il rinvio di alcune gare (quella del prossimo 2 settembre con il Brescia e poi quelle con Parma, Cremonese e Carpi), tutte occasioni nelle quali i rosa sarebbero decimati. Nell’undici titolare disegnato da Zamparini, infatti, figurano ben otto nazionali (Posavec, Cionek, Struna, Jajalo, Chochev, Aleesami, Trajkovski e Nestorovski). «Come potrai notare – si legge nella lettera – la probabile mancanza di otto titolari su undici comprometterebbe il regolare svolgimento del campionato provocando a noi un grave danno sotto svariati profili e, nel contempo, un ingiustificato vantaggio a chi ci incontra con la rosa decimata. Tale situazione, inoltre, andrebbe anche a discapito delle altre avversarie che ci affronterebbero, al contrario, con la rosa al completo».
Intervenuto in conferenza stampa, il direttore sportivo Fabio Lupo ha ampliato i concetti espressi da Zamparini, spiegando anche il suo punto di vista: «Come sapete, abbiamo indirizzato una lettera al presidente della Federazione Tavecchio, sollevando una questione relativa alle finestre internazionali che creerebbero un problema di irregolarità del campionato, a nostro giudizio. La nostra situazione è molto particolare, tra convocati e convocabili abbiamo una lista di dieci-dodici giocatori. In questo modo noi saremmo svantaggiati e ne trarrebbero danno anche quelle formazioni che ci affronterebbero con l’intera rosa a disposizione, favorendo quelle che ci affrontano con una rosa decimata». Questo anche perché uno degli obblighi delle squadre è quello di schierare la miglior formazione possibile: «L’articolo 48 delle norme federali sancisce l’obbligo di schierare sempre la migliore formazione possibile, ma in questa eventualità qui la condizione non ci sarebbe e saremmo costretti a utilizzare solo una parte della rosa. È un’anomalia ben grave, in passato chi avesse avuto più di tre giocatori convocati poteva chiedere il rinvio. Questo ha portato il nostro presidente a inoltrare questa lettera alla Figc, chiedendo le opportune decisioni. Immaginiamo che una squadra abbia 22 giocatori in Nazionale, che cosa fa? Non gioca? Chiediamo dunque una decisione che possa essere ispirata al buon senso».
In sala stampa era presente anche il tecnico rosanero, Bruno Tedino, che in tal senso ha posto l’accento sulla gestione tecnica: «Credo che il direttore abbia puntualizzato bene tutte le situazioni. Non si tratta solo delle partite in sé e per sé, ma anche delle preparazioni a questi impegni, perché ci ritroveremo con dieci o dodici giocatori al massimo in campo, senza considerare eventuali infortuni o squalifiche. Sicuramente saremo in pochi e sarà un lavoro poco produttivo. Credo che presidente e direttore abbiano spiegato bene che non si tratta di penalizzare il Palermo, perché noi possiamo perdere anche con i Nazionali in campo. Credo però che non sia giusto nei confronti di tutte le altre squadre». Il mister ha anche parlato dell’applicazione e dell’impegno profuso dai suoi ragazzi: «Finora ho visto tanti aspetti positivi, tra cui la disponibilità e la volontà di avere un linguaggio comune. Al momento facciamo bene fraseggio e fase di non possesso, ma dobbiamo essere più pericolosi lì davanti. Abbiamo dei giocatori con una buona intelligenza calcistica, non c’è un calciatore che vorrei in particolare perché tutto nasce da un gioco di squadre». Secondo gli ultimi rumors di mercato, intanto, il Palermo sarebbe interessato a Francesco Caputo, in rottura con la Virtus Entella: «E chi non lo vorrebbe – conclude Tedino – È sbagliato, però, pensare che basti un giocatore per considerare la squadra a posto».
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