Questione spinosa che potrebbe continuare anche in futuro in casa Palermo è senza dubbio il caso Nazionali. Nell’ultima gara contro il Brescia, infatti, mister Tedino ha dovuto rinunciare a gran parte della formazione titolare per via dei giocatori convocati dai rispettivi selezionatori: «Nell’assemblea di mercoledì della serie B – spiega Zamparini al sito ufficiale del club – andrò a protestare per questa situazione assurda, perché se una società di serie A dovesse retrocedere con tutti gli stranieri che fa? Non gioca più il campionato? C’era una lacuna da colmare e non è stato fatto, qualche presidente ha fatto delle dichiarazioni pro domo sua, ma queste sono cose che deve decidere la Federazione». D’altronde il Palermo sarà danneggiato in almeno altre tre occasioni, anche se Tedino si troverà in difficoltà anche nel preparare le partite immediatamente successive, considerando che alcuni di questi calciatori rientrano solitamente tra il mercoledì e il giovedì. Situazione che si ripeterà a ottobre, novembre e a marzo dell’anno prossimo.
Tutto questo potrebbe danneggiare il Palermo, squadra che punta dichiaratamente a tornare subito in serie A. «Mi avevano chiesto Aleesami, Chochev e Jajalo – prosegue il patron –, soprattutto dalla Germania e, per il norvegese dalla Turchia. Anche Rispoli e Nestorovski sono stati molto cercati, ma io ho rifiutato 25 milioni perché il Palermo deve andare in serie A. Questa è anche una risposta a tutti quelli che dicevano che dovevamo fare delle plusvalenze per evitare il fallimento, invece abbiamo rifiutato queste proposte perché vogliamo tornare in serie A». Su chi possa traghettare e guidare il Palermo con il suo carisma, Zamparini invece non ha dubbi: «Il vero leader è Tedino, che è quello che sta motivando tutti i giocatori facendone una squadra. Gli stessi Nestorovski e Trajkovski che hanno mandato i messaggi dal ritiro della Nazionale hanno fatto capire quanto sono vicini al Palermo. Rispoli l’ho voluto fortemente tenere a Palermo, ha avuto un comportamento da vero leader. Tra l’altro è un combattente e sarà importante, per il ritorno in serie A, avere un elemento come Rispoli. Lui è migliorato nel tempo, è come un buon vino e invecchiando è migliorato».
Il futuro più immediato, intanto, si chiama Empoli, con i rosa che domani al Barbera ospiteranno i toscani, anche loro retrocessi dalla serie A all’ultimo turno, condannati proprio dai siciliani che si imposero per 2-1. Il presidente friulano parla con rispetto della squadra azzurra e non si sbilancia sul pronostico, definendola la classica partita da tripla. «Si tratta di due squadre appena retrocesse e con organici da serie A. L’Empoli ha fatto un ottimo mercato, prendendo due giocatori come Caputo e Donnarumma che piacevano anche a noi. Sarà una partita tra due allenatori che giocano a calcio e noi avevamo anche seguito il loro attuale tecnico, Vivarini (all’epoca al Latina, ndr). Mi aspetto una partita ben giocata dalle due squadre e ci può stare una tripla. Spero che Tedino la vinca – conclude il patron Zamparini –, noi vogliamo vincerla ma anche loro verranno qui proprio con lo stesso nostro obiettivo».
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