Palermo, studenti al freddo

Il freddo impazza. Ovunque. Anche in Sicilia. Naturalmente anche a Palermo. Al freddo delle case, degli uffici pubblici e dei negozi si rimedia con i riscaldamenti. Non altrettanto può dirsi delle scuole pubbliche che dovrebbero essere gestite dal Comune di Palermo. Dove, in molti casi, gli studenti e i docenti sono condannati a subire il freddo. Non per responsabiità dell’attuale commissario straordinario del Comune, Prefetto Silvia Latella, che in questa vicenda non c’entra nulla. Ma per responsabilità della passata amministrazione, retta da Diego Cammarata, che ha fatto fuori anche i fondi di riserva.
“Meno male che non nevica come a Roma – osserva Alberto Mangano, consigliere comunale del gruppo misto – altrimenti a Palermo il disastro sarebbe più grave. La pesante eredità lasciata dall’ex sindaco Cammarata non riguarda solo i conti del Comune, ma anche la assoluta mancanza di programmazione nel gestire l’ordinario. In questi giorni di grande freddo – continua il consigliere comunale – le scuole stanno rappresentando una criticità, che riguarda migliaia di ragazzi e operatori, a cui le strutture comunali e le aziende che erogano servizi non riescono a dare una risposta, nonostante l’impegno profuso”.
Insomma, grazie a Cammarata migliaia di studenti – e con loro i docenti – sono costretti a patire il freddo. Il che nel 2012, e in una città che si dice ‘civile’ è un’assurdità.
“Le emergenze si prevengono con la programmazione e con una corretta gestione delle risorse”, aggiunge Mangano. Che si chiede e chiede: “Come si farà se la situazione dovesse peggiorare? Vale ricordare che tra gli ultimi atti di scelleratezza, compiuti dalla giunta Cammarata, c’è il prosciugamento dei fondi di riserva che dovrebbero consentire di far fronte alle situazioni di emergenza? Cammarata e la sua amministrazione – conclude Mangano – sono stati uno tsunami per questa città e non bastano ipocrite giustificazioni di facciata, rilasciate da esponenti del centrodestra, per cancellare con un colpo di spugna un disastro durato oltre dieci anni. Purtroppo l’elenco è lunghissimo e comprende ogni aspetto della vita di tutti i cittadini”.

 

Redazione

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