E’ un Palermo attivo sul mercato. Dopo gli attaccanti Saraniti e Valente sono in arrivo altri due nuovi acquisti uno dei quali è il difensore centrale classe ’89 Ivan Marconi proveniente dal Monza. La conferma di questi imminenti movimenti in entrata, anche se i nomi delle new-entry sono rimasti top secret, l’ha data l’amministratore delegato rosanero Rinaldo Sagramola in occasione della presentazione al Barbera del tecnico Boscaglia. Il dirigente romano, che ha indicato il Bari come squadra favorita per la promozione nel prossimo girone C del campionato di serie C, ha ribadito le ambizioni del club targato Hera Hora in vista del torneo di terza serie che inizierà il 27 settembre: «Stiamo lavorando per allestire una squadra competitiva – ha confermato – ritengo che abbiamo un budget sufficiente per formare un organico ambizioso e competitivo. Poi è chiaro che serviranno altri fattori come l’abilità e anche la fortuna. Conferma degli Under? Rientreranno il portiere Fallani e il difensore Peretti, per i quali va solo formalizzato con gli elaborati federali l’accordo già raggiunto, mentre non torneranno né Kraja né Langella. Il regolamento che prevede un tetto massimo di 22 giocatori più un 2001 impone un certo tipo di valutazioni e proprio per questo motivo abbiamo deciso di sacrificare due ragazzi sui quali, invece, avremmo puntato senza esitazioni se ci fossero state condizioni diverse anche in termini numerici in relazione alle liste. Ci sono dei regolamenti e dobbiamo muoverci in base a questi».
Il nuovo Palermo, intanto, è stato affidato alla guida di Roberto Boscaglia, tecnico che secondo Sagramola è rimasto costantemente in cima alla lista delle preferenze della dirigenza rosanero da quando è scattato il toto-allenatore in seguito alla separazione da Pergolizzi: «Per quanto riguarda Boscaglia (che dopo la presentazione ha pranzato al bar dello stadio nella zona parterre della tribuna assieme al ds Castagnini prima di recarsi a Petralia Sottana per un sopralluogo nella sede del ritiro precampionato come documentato dal profilo Facebook del gruppo Forza Palermo Sempre, ndr), la nostra convivenza a Palermo è un tema sul quale abbiamo scherzato anche quando in passato eravamo insieme a Brescia. Io gli dicevo: ‘Un giorno lavoreremo insieme a Palermo’ e adesso eccoci qui. Boscaglia ha sottoscritto un biennale. Non direi che ho ceduto anche se resto della convinzione che ad un allenatore vada fatto firmare un solo anno di contratto. Ho fatto un’eccezione, in questo caso, perché la ritengo coerente con il nostro progetto. Un programma che prevede nell’arco di tre anni la promozione in B. La scorsa estate abbiamo avuto l’onore e l’onere di rappresentare calcisticamente la quinta città d’Italia che vogliamo portare il prima possibile il più in alto possibile».
Sulla stessa lunghezza d’onda viaggia il direttore sportivo Renzo Castagnini, entusiasta del colpo Boscaglia: «Sono felice che Roberto sia qui, conosciamo le caratteristiche dei giocatori funzionali al suo credo calcistico e alle esigenze di una squadra come la nostra che vuole essere competitiva. Anche Roberto, allenatore che non ha bisogno di presentazioni, è felice di essere a Palermo. Tra di noi c’è un rapporto professionale e di stima reciproca e ritengo che con questi presupposti si possa fare bene». Castagnini, che ha aperto una piccola finestra sul mercato («Corazza è un attaccante importante, a proposito di Marsura, Vassallo e Polidori si tratta di giocatori che conosciamo ma al momento non c’è niente»), si è soffermato inoltre sul futuro di Felici, esterno offensivo classe 2001 tornato al Lecce dopo la stagione in prestito al Palermo ma rimasto ancora nei radar del club rosanero. «Mattia (i cui scenari, tuttavia, potrebbero cambiare nelle prossime ore in seguito al sorprendente esonero del tecnico Liverani, ndr) è un giocatore del Lecce e in questo momento non possiamo fare niente ma non è un discorso chiuso. Ha fatto bene e lo riporteremmo a Palermo, vediamo che succede».
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