Palermo, Micciché chiarisce sul rischio fallimento «Problemi con banche, non un buco da 20 milioni»

«Il presunto buco nel bilancio di circa venti milioni di euro non mi risulta, non capisco da dove giungano queste notizie a dire il vero. Non sono a conoscenza di una situazione del genere e così precaria come viene dipinta». Il vicepresidente del Palermo, Guglielmo Micciché, commenta così a MeridioNews le notizie riguardanti i presunti problemi economici in cui verserebbe la società rosanero. Si parlava infatti di un buco nel bilancio di circa venti milioni di euro, con il conto corrente dei rosa che avrebbe disponibilità soltanto per duemila euro. «Non sono assolutamente d’accordo con quello che scrivono i giornali – continua Micciché –. Non sono a conoscenza di fatti così gravi riguardanti la nostra società». Il numero due del club di viale del Fante prosegue nella sua analisi della situazione che gravita attorno ai rosa: «Non ho idea di tutto quello che è stato scritto. Tutto questo mi sembra fantapolitica». Il vicepresidente poi attacca: «Attorno al Palermo si sta creando obiettivamente un clima di tensione e di nervosismo e sicuramente tutto fa parte di questo. Di vero c’è quello che sappiamo già: abbiamo avuto un problema con le banche per un decreto ingiuntivo pervenuto da questa società (la Pencil Hill di Gustavo Mascardi, ndr) che pensa di vantare dei diritti su Dybala. Il fatto è noto, la storia è questa qui».

Il vicepresidente vuole dunque tranquillizzare i tifosi rosanero, che non hanno motivo di temere un eventuale fallimento della società: «I tifosi devono stare tranquilli, non hanno motivo di preoccuparsi. Possono invece non essere tranquilli perché la squadra sicuramente non va bene e la situazione di classifica è certamente precaria. L’ombra della serie B è questa. Sui problemi finanziari, invece, non mi sembra che i tifosi possano temere. Devono temere la possibile retrocessione in B». In panchina è comunque rimasto Eugenio Corini, dopo che nei giorni scorsi si era paventata l’ipotesi più che concreta di un suo possibile esonero: «Mi fa piacere che Corini sia rimasto l’allenatore del Palermo – spiega soddisfatto Micciché –, non è certo lui il responsabile di una situazione ad oggi complicata. Non c’è dubbio che la squadra con lui sia stata anche sfortunata in alcuni casi, così come successo a Firenze e col Pescara. Oggi potremmo avere due o tre punti in più che non sarebbero nulla di trascendentale, però saremmo più vicini alla zona salvezza che oggi invece è lontana. Corini sta facendo il suo lavoro con grande impegno e dedizione».

Intanto a dare una mano alla squadra e alla società sarà Nicola Salerno, che il club rosanero ha annunciato come nuovo direttore sportivo: «In un’azienda come la nostra – afferma il vicepresidente rosanero –, la figura del direttore sportivo non può mancare. Dopo l’addio di Faggiano era indispensabile che si trovasse un’alternativa: Salerno mi sembra la persona adatta, perché è un dirigente di grandissima esperienza e ha un buonissimo rapporto col presidente a prescindere dal calcio, quindi è la persona giusta per darci un po’ di tranquillità». Lo stesso Micciché delinea poi quelli che saranno i compiti di Salerno che non si occuperà soltanto di calciomercato, ma fungerà da collante tra la squadra, il tecnico e la dirigenza: «Il direttore sportivo non deve occuparsi soltanto di campagna acquisti, deve stare con la squadra, stare accanto all’allenatore e percepire i momenti particolari. Ha un ruolo ben definito e secondo me importantissimo. Il calciomercato si fa due mesi l’anno – conclude Micciché –, poi il ds deve essere bravo a stare vicino a tutto il gruppo».