Come previsto dai bookmakers, il comizio che il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha tenuto in Piazza Castelnuovo a Palermo -riempita, e neanche più di tanto, di militanti PD fatti arrivare in autobus da tutte le province siciliane- ha avuto un solo vero obiettivo: Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle. I sondaggi hanno messo in allarme il Capo del Governo. In Sicilia, dove il partito arranca, rischia grosso. Qui il terreno potrebbe franare.
Così, a parte la dichiarazione sull’Unita d’Italia “che ha prodotto diseguaglianze”, di cui vi abbiamo parlato qui, che ha rilasciato a margine del suo incontro in Prefettura con i Sindaci, dal suo discorso in piazza, peraltro durato poco, neanche 20 minuti, nessuna sorpresa:
qualche dichiarazione di rito, come il pensiero a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e l’esortazione a spendere bene i fondi euopei, i soliti annunci sul lavoro che verrà creato, e, soprattutto, tante, tante bordate dedicate al Movimento 5 Stelle.
“C’è chi dice che bisogna dare a tutti il reddito di cittadinanza- noi diciamo che bisogna dare lavoro a tutti. Noi siamo il Pd, il partito che vuole bene all’Italia. Noi non siamo quelli che scommettono sul fallimento”.
E ancora:
“Dare ottanta euro a chi prende mille e cento euro al mese non è un’elemosina. Vuol dire restituire dignità a un Paese. Lo dico a chi ci insulta. Noi siamo quelli che restituiscono”.
E così via, con altri chiari riferimenti alle politiche del Movimento 5 Stelle o al suo leader.
In piazza, a Palermo, non sono mancate le contestazioni: disoccupati, comitato di lotta per la casa, No Muos, precari, anche una bandiera della Fiom. Fischi a non finire nei confronti del segretario nazionale del PD che ha preso con difficoltà la parola, ma non si è scomposto:
“Mi avevano detto che vi sarebbero stati fischi, ma io ho una notizia per voi: non ci fermeremo. Noi ci riprendiamo la piazza, senza paura- ha detto Renzi.
Che ha esortato le sue truppe a darsi da fare: “Questi ultimi 10 giorni sono cruciali. Ci insulteranno, ma noi non risponderemo alle provocazioni. Risponderemo riportando tra le gente la fiducia e l’orgoglio di essere siciliani”.
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