È arrivata quest’oggi la decisione del Tribunale Federale Nazionale su Maurizio Zamparini. L’organo di giustizia sportiva è tornato a esprimersi sulla posizione dell’ex patron del Palermo dopo che la Corte d’Appello aveva rimesso proprio al TFN qualsiasi decisione relativa all’imprenditore friulano, ex proprietario del club rosanero. Zamparini è stato punito con una squalifica di cinque anni e la preclusione a ricoprire qualunque ruolo in ambiti federali, in sostanza la radiazione. E la decisione è arrivata nel merito della vicenda che aveva portato i rosanero a essere condannati, proprio dal Tribunale Federale Nazionale, alla retrocessione in serie C. Pena poi ridotta, in Corte d’Appello, a venti punti di penalizzazione nello scorso campionato cadetto, cosa che di fatto aveva permesso ai rosa di mantenere la categoria, prima di tutta la vicenda relativa alla mancata iscrizione.
Sostanzialmente, la posizione di Zamparini era stata stralciata per un ricorso dei suoi legali che era stato inizialmente accolto per poi essere respinto (la Corte d’Appello rimandò tutto proprio al Tribunale Federale Nazionali). Gli avvocati dell’imprenditore friulano, infatti, contestavano un vizio di forma. Zamparini è stato condannato per l’operazione Mepal, società che deteneva il marchio del club, e l’iscrizione nello stato patrimoniale di 5,5 milioni di crediti di imposta anche perché secondo l’accusa il suo obiettivo era quello di sottrarsi agli obblighi di ricapitalizzazione. L’ex patron rosanero è stato ritenuto colpevole e «vero ideatore degli artifizi contestati».
Intanto si continua a lavorare per il Palermo del futuro. Nella giornata odierna, infatti, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha inviato al sindaco Leoluca Orlando quelle che saranno le tempistiche e i criteri da rispettare per l’iscrizione al prossimo campionato di serie D. Con l’avviso pubblicato dal primo cittadino che scadrà alle 20 del 23 luglio, bisognerà poi fare in fretta nell’individuazione della nuova proprietà. Anche perché quest’ultima dovrà provvedere a ottemperare agli obblighi entro le ore 15 del 29 luglio.
Questa la documentazione necessaria: la richiesta di ammissione al Campionato Interregionale (secondo l’art. 52, comma 10 della NOIF, con l’indicazione dei soci; istanza di affiliazione alla Figc; business-plan con requisiti organizzativi, patrimoniali e finanziari e un piano triennale delle attività; infine dichiarazione d’impegno a osservare tutte le prescrizioni per l’iscrizione al prossimo campionato. In caso di richiesta d’ammissione al Campionato Interregionale, il club dovrà depositare presso la Figc, un assegno circolare, non trasferibile, di un milione di euro. Tutta la documentazione, inoltre, dovrà essere accompagnata da una lettera motivata e firmata dal sindaco con l’accreditamento della società, con la quale l’amministrazione ne conferma progetto e serietà.
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