Ancora nuvole nere all’orizzonte del centrosinistra palermitano. Il caos delle primarie potrebbe avere conseguenze estreme, come l’annullamento della competizione. Troppe le polemiche, i sospetti, le accuse. Il tutto condito da una inchiesta della Procura di Palermo che sta indagando sul caso dei certificati elettorali trovati a casa di una collaboratrice di uno dei candidati.
In queste ore è riunito il Comitato dei garanti. L’ex magistrato del pool antimafia Giuseppe Di Lello, il Preside della facoltà di Giurisprudenza Antonio Scaglione e il costituzionalista Giuseppe Verde stanno esaminando le carte, compreso il ricorso di Rita Borsellino. Poi consegneranno le loro conclusioni ai segretari dei partiti interessati. Nessuna decisione quindi, da parte del comitato, solo osservazioni. Sembra assai probabile che i segretari della coalizione di centrosinistra opteranno per l’annullamento dei controversi risultati. A quel punto liberi tutti. E il centrosinistra palermitano si ritroverà con un pugno di mosche in mano e una figuraccia che difficilmente sarà scordata.
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