Palermo, presentata istanza di fallimento Finora bocche cucite in casa rosanero

Oltre 70 milioni di euro. Ammonterebbe a tanto, secondo la Procura di Palermo, il clamoroso buco di bilancio trovato nei conti del Palermo calcio. Una cifra altissima, tanto che la stessa Procura ha presentato istanza di fallimento nei confronti della società di viale del Fante. Le indagini sono condotte dalla Guardia di Finanza, che nello scorso mese di luglio perquisì in due occasioni (per l’esattezza il 7 e il 27 luglio) la sede della società e l’abitazione di Maurizio Zamparini. A coordinare il tutto, il procuratore Francesco Lo Voi, il procuratore aggiunto Salvo De Luca e i pubblici ministeri Francesca Dessì e Andrea Fusco

Tra gli indagati, oltre al patron rosanero Maurizio Zamparini, figura anche il figlio Diego Paolo, ma anche i vertici della società anonima lussemburghese Alyssa (il presidente Luc Braun e l’amministratore delegato Jean Marie Poos) che acquistò la Mepal, società creata per la gestione del marchio e per la costruzione e gestione di stadio e centro sportivo. Proprio la cessione della Mepal portò nelle casse della società di viale del Fante circa 40 milioni di euro, cifra che permise al club di chiudere in attivo il 2014. Sotto inchiesta anche il commercialista di Gallarate, Anastasio Moroni, la segretaria del gruppo Zamparini negli uffici di Vergiate, Alessandra Bonometti, e ancora Domenico Scarfò e Rossano Ruggeri.

Nessuna replica da parte del Palermo calcio, né attraverso comunicati pubblicati sul sito ufficiale della società, né tramite commenti. Non parla il patron rosanero Maurizio Zamparini e fa lo stesso anche il neo presidente del club di viale del Fante, Giovanni Giammarva. Esperto nella gestione di società in crisi, la sua nomina doveva servire proprio per scongiurare le ipotesi più pessimistiche in seno alla società. Proprio in occasione della sua investitura, lo stesso Giammarva aveva parlato anche della situazione finanziaria: «Porto certamente le mie competenze nel settore della gestione e delle verifiche aziendali con i principi di sempre e soprattutto non come libero professionista ma come professionista libero. Ho avuto modo nei mesi scorsi di verificare a lungo i bilanci della società e posso affermare consapevolmente che il Palermo Calcio ha tutte le carte in regola per affrontare qualsiasi esame e continuare al meglio un percorso vincente».

Luca Di Noto

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